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SULMONA – “Per rendere vincente l’estate dal punto di vista turistico-ricettivo per l’Abruzzo e soprattutto per la Valle Peligna, le chiavi devono essere l’unione e la comunicazione di tutti noi operatori del settore turistico. Non dobbiamo farci la guerra ma essere compatti, e poter creare un’interazione fra tutti noi. Quindi non pensare solo al rapporto che un albergatore puo’avere con un ristorante ma anche fra ristoranti. Perché ogni ristorante della Valle Peligna, chi gourmet, chi invece piu’ tradizionale, ha una sua identita’ e quindi penso che indicare ad un turista di non andare a mangiare sempre nel solito ristorante, ma a provare i piatti di altre tavole ed altri ristoranti, anche di paesini limitrofi a Sulmona, ritengo che sia la scelta piu’ importante per far godere al meglio il turista di quanta sia bella la Valle Peligna ed i suoi borghi”

E’passato esattamente un mese dalla riapertura dei passaggi fra regioni in Italia, quasi 45 giorni dalla possibilità per locali, ristoranti ed alberghi, per tornare a rialzare la saracinesca dei propri esercizi commerciali, ed è quindi possibile tracciare un primo bilancio della cosiddetta ‘fase 3’, o della ripartenza del mondo economico italiano. Il ristorante ‘Il Torchio’ a Pettorano sul Gizio è stato fra i primi a riaccendere i propri fornelli e a tornare ad accogliere i propri clienti, e Milena Ciccolella, proprietario e cuoca di uno dei locali maggiormente storici della Valle Peligna, parla del suo settore e delle prospettive che lo attendono.

“All’inizio, quando abbiamo riaperto, c’era poco da fare. A parte l’attività intensa fatta per riaprire, c’era poco movimento nei ristoranti. Man mano che passavano le settimane e dopo il 3 di giugno c’è stato un crescendo. Noi siamo in un piccolo paese come Pettorano sul Gizio e quindi rispetto alle città o ai centri grandi le cose le viviamo piu’ rallentate ma si puo’ dire che c’è stato un crescendo. Non vorrei azzardarmi a fare affermazioni avventate ma adesso stiamo già lavorando come l’anno scorso”.

Anche per l’estate 2020 il ristorante ‘Il Torchio’ ha messo a disposizione la possibilità di mangiare anche all’aria aperta, ed in particolare in piazza Zannelli, dove sono stati allestiti dei tavoli adattati proprio a questo scopo. Si puo’ dire che questo è uno dei segreti di questo momento particolarmente movimentato in termini di clientela per voi?

“Lo spazio all’aperto che abbiamo comprende quasi tutto il cortile di Piazza Zannelli e quindi questo ha fatto si’ che la gente scelga maggiormente questa ipotesi per cercare un po’ piu’ di frescura, anche in virtu’ delle giornate sempre piu’lunghe. E’ quindi piacevole stare in piazzetta, pero’ cio’ nonostante la gente non è che si fa troppi problemi a sedersi anche all’interno. Chi vuole la privacy non si fa problemi a scegliere l’opzione di mangiare dentro al nostro ristorante”.

Negli ultimi giorni si è assistiti a due vere e proprie serate speciali: prima la cena dedicata a San Giovanni e poi la Notte Romantica, con tanto di accensione di lampade cinesi che hanno illuminato il cielo di Pettorano sul Gizio. E’ con eventi come questi che si puo’ attrarre nuovi avventori e riconquistare la vostra clientela consolidata?

“Noi come ristorante siamo sempre stati molto attivi anche in passato. Quest’anno agli appuntamenti che avevamo, e che ogni anno organizziamo per il mese di giugno, non ci ho voluto rinunciare, e quindi ho cercato di fare del mio meglio sempre rispettando gli aggiornamenti per i piani di emergenza e le procedure HACCP antiCovid. I due eventi che abbiamo organizzato sono riusciti molto bene, anzi forse hanno avuto una risposta maggiore rispetto agli altri anni perché vissuti come una festa di ripartenza. Probabilmente quindi questi eventi hanno avuto una risonanza maggiore. Io forse l’ho vissuta così ed i miei clienti me lo hanno trasmesso. Sono state serate anche abbastanza commuoventi ed emozionanti”

Una delle idee per l’estate 2020 da parte del vostro ristorante è quella di creare una sorta di fagotto dove trovare tutto cio’ che è indispensabile per mangiare all’aria aperta, e segnatamente nell’area pic-nic dei mulini a Pettorano sul Gizio. Come nasce questa idea e quali i particolari da raccontare?

“Stiamo parlando delle ‘cuscinelle’. Questa è un’idea nata durante il periodo del lockdown in casa quando stavo pensando se fosse giusto fare anche consegne a domicilio. Io sono stata una delle prime a fare il domicilio e l’ho iniziato a fare pensando al fatto che questo progetto potesse avere un seguito. Ho riflettuto su cosa si sarebbe potuto fare negli spazi all’aperto e allo sfruttamento di essi una volta finita la reclusione forzata in casa. Ho così pensato all’area di archeologia industriale in riva al fiume Gizio dove anche negli anni scorsi ho sempre organizzato degli eventi perché è fascinoso e magico quel posto. Le ‘cuscinelle’ sono delle tovaglie all’interno delle quali, in base a quello che ordina il cliente, trovano tutto l’occorrente per un pic-nic: dalla tovaglia, ai piatti, i bicchieri, le posate, e le cose da mangiare. Ci sono diverse opzioni anche per la grigliata fai da te dove noi diamo in cauzione una griglia per la brace, con i carboni, la carne, i contorni e tutto cio’ che occorre per fare un ottimo barbecue. Occorre andare ad un link preposto a questo tipo di attivita’ https://iltorchiopettorano.ristoratoretopsuite.com/, e la ‘cuscinella’ si puo’ ritirare o direttamente presso il nostro ristorante, oppure per i piu’ pigri le possiamo consegnare direttamente noi nell’area dei mulini. Mi piace molto questo progetto chiamato ‘Arriva l’ostessa’, con le ‘cuscinelle’ che in realtà è una storiella che mi è stata raccontata da un anziano saggio del paese, e da questo detto mi sono ispirata per la mia idea”

Insomma a Pettorano sul Gizio l’estate è già calda a livello organizzativo, ma fresca e l’atmosfera in attesa di un turismo anche nuovo e a caccia di sensazioni diverse, dopo un lungo periodo fra le mura domestiche. La ricerca di una vacanza in Valle Peligna fra tradizione, cultura e voglia di lasciarsi trasportare dall’emozioni e dal contatto con la natura e la magia del paesaggio, come solo questa parte d’Abruzzo sa offrire. (Red)

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