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PRATOLA PELIGNA – A Pratola Peligna è stato distrutto un campo di mais mentre a Corfinio un terreno di girasoli. E se si chiede il risarcimento per circa settemila euro di danni ne arrivano, almeno sulla carta, appena cinquecento.  La fauna selvatica colpisce ancora e non distrugge solo i prodotti agricoli ma anche fatiche e sacrifici che gli agricoltori affrontano nel corso dell’anno. Ci si alza presto la notte per seguire il ciclo della natura, per investire sui campi e sperare di raccogliere i frutti. E poi arrivano i cinghiali e distruggono tutto. Gli agricoltori tornano ad alzare la voce e a chiedere aiuto alle istituzioni per difendere un comparto sempre più in ginocchio. Al loro fianco il sindaco di Vittorito, Carmine Presutti, che da anni conduce una battaglia a sostegno degli imprenditori agricoli. Negli ultimi tre mesi sono stati abbattuti oltre 160 cinghiali ma le incursioni non si fermano. “Il problema è innanzitutto quello dei risarcimenti. Non si può rimborsare il 20 per cento di quello che si è perso”- tuona il primo cittadino.  E il caso preso in esame è proprio quello di una donna del posto che a fronte di un danno accertato di circa 7 mila euro, la Regione ha stanziato un rimborso di appena 500 euro, che deve ancora essere erogato. Colpa della legge e delle burocrazia che frenano l’entusiasmo. E poi si dice che i giovani non vogliono lavorare la terra.

Andrea D’Aurelio

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