
La manifestazione del 13 maggio davanti all’Emiciclo ha segnato una svolta per il mondo agricolo abruzzese. Promossa da Confagricoltura Abruzzo, CIA, Copagri e LiberiAgricoltori, ha visto la partecipazione di centinaia di agricoltori, cittadini e istituzioni per denunciare i danni causati dalla fauna selvatica e chiedere interventi immediati. Durante il presidio, sono state consegnate quasi 10.000 firme al presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, accompagnate da un documento con dieci proposte operative, tra cui: Riforma delle leggi regionali 10/2003 e 10/2004 Snellimento delle procedure di indennizzo Proposta di legge unitaria da presentare nelle prossime settimane. Il confronto con l’assessore Emanuele Imprudente e il presidente della Commissione Agricoltura Nicola Campitelli ha portato alla proposta di istituire una conferenza permanente sulla gestione della fauna selvatica, coinvolgendo agricoltori, cittadini, cacciatori ed enti parco. Il presidente di Confagricoltura Abruzzo, Fabrizio Lobene, ha sottolineato l’urgenza: «Serve un cambio di passo. La Regione Umbria, a guida progressista, ha già approvato l’abbattimento dei cervidi. Non ci sono più alibi per l’immobilismo». L’ex assessore Dino Pepe (PD) ha annunciato una proposta per stanziare fondi straordinari a copertura dei danni arretrati, segno che la questione ha ottenuto attenzione bipartisan. Il mondo agricolo abruzzese ha dimostrato maturità e capacità propositiva. Ora spetta alla politica mantenere gli impegni e fornire risposte rapide e concrete a una problematica che non può più essere ignorata.