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SULMONA – Si esclude al momento l’emulazione di un videogame. Vanno avanti le indagini sulla vicenda del bidello ferito a scuola da un ragazzino di 11 anni. Dopo gli accertamenti eseguiti dal Commissariato Ps di Sulmona, il personale dei servizi sociali ha consegnato un dossier nelle mani della Procura del Tribunale di Minorenni, per ricostruire le frequentazioni, le abitudini, il grado di preparazione scolastica e tanti altri parametri che sono stati analizzati per riuscire a comprendere cosa passasse nella mente del ragazzino nel momento in cui ha preso la decisione di tirare fuori il coltello per colpire al fianco il bidello, procurandogli una ferita lieve giudicata guaribile con una prognosi di sette giorni . Tra le tante conclusioni fatte dagli operatori dei servizi sociali, è stato escluso che in quel momento il ragazzo volesse emulare un videogioco come si era ipotizzato in precedenza. Troppo si è detto e scritto sulla vicenda. Ora gli addetti ai lavori stanno cercando di approfondire meglio per dare un nome alla “ferita” nascosta del bambino. Era il 17 gennaio scorso quando l’alunno e il bidello si sono incontrati sulla scalinata della scuola: il primo stava salendo e lo studente stava cercando qualcuno che lo accompagnasse in palestra dove aveva lasciato il cappotto. Nel momento in cui il collaboratore scolastico gli ha voltato le spalle, il ragazzo ha preso il coltello e lo ha colpito al fianco posteriore, per poi scappare via gettando l’arma in mezzo a un cespuglio, uscire dal cancello della scuola e raggiungere la casa dei nonni.(a.d’.a.)

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