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L’AQUILA – Gli sono state ricomposte le ossa facciali, gravemente danneggiate dal trauma, con un’operazione compiuta dall’interno della bocca, per non lasciare cicatrici esterne permanenti sulle varie parti del viso, utilizzando un sofisticato software che riproduce un modello in dimensione reali delle parti anatomiche su cui intervenire. E’ riuscito l’intervento chirurgico, effettuato sabato scorso all’ospedale San Salvatore, sul volontario della protezione civile di Pettorano sul Gizio rimasto gravemente ferito, in seguito alla caduta di un masso sulla testa, mentre era intento nei giorni scorsi con altre persone allo spegnimento dell’incendio del Morrone. L’operazione chirurgica- fa sapere la Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila- finalizzata a trattare il complesso orbito-zigomatico-mascellare, ‘scardinato’ dal violento trauma, è stata eseguita con successo dal prof. Tommaso Cutilli, direttore del reparto maxillo-facciale dell’ospedale aquilano, affiancato dai medici Secondo Scarsella (chirurgo), dr.ssa Monica Bafile (anestesista, coadiuvata dalla dr.ssa Roberta Chiavari), dallo strumentista Stefano Lemme e dalle infermiere di sala operatoria Patrizia Capoccia e Marina Micarelli. L’elaborazione digitale della TAC, tramite software Dolphin nonché il ricorso alla stampante 3D, ha consentito di realizzare un modello tridimensionale reale delle strutture anatomiche interessate dall’operazione. Nel passaggio successivo sono state definite, con precisione assoluta, le ‘sagome’ delle mini-microplacche di titanio da applicare al paziente in sala operatoria. La buona notizia era arrivata già nei giorni scorsi quando Michele, questo il nome del volontario, era uscito dal coma farmacologico. Ora ha superato anche l’intervento per la gioia di tutti coloro che, in questi giorni, hanno fatto il tifo per lui.

Andrea D’Aurelio

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