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SULMONA – “Una sede già declassata ad agenzia complessa ora la vogliono far diventare agenzia semplice a discapito dell’utenza. E’ ora di dire basta, Sulmona non può essere sempre terra di conquista”. Non ha peli sulla lingua il sulmonese Fidio Bianchi che assieme ad altri 14 arditi nel lontano 1977 aprì la sede Inps di Sulmona, la stessa che ora è a rischio declassamento da agenzia complessa a mero servizio territoriale. L’allarme è stato lanciato ieri dal sindaco di Sulmona Annamaria Casini che si è attivata presso la Regione per scongiurare un’altra sciagura per il territorio. Ma Fidio Bianchi interviene come memoria storica dell’Inps di Sulmona. “Questa sede è stata sempre mal vista dall’Aquila e dalla Regione”- interviene il sulmonese senza usare mezzi termini. “Questa ulteriore declassificazione”- riprende- “penalizzerebbe e non poco gli utenti della Valle Subequana, Alto Sangro e Valle del Sagittario”. Bianchi esorta i rappresentati istituzionali in Parlamento a darsi da fare per salvare la sede di via Sardi. E’ il monito di uno dei 15 “fondatori” che ha gettato sudore e fatica per quel complesso.

Andrea D’Aurelio

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