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Si è conclusa con un bilancio più che positivo la terza edizione della Fiera Internazionale dei Tartufi d’Abruzzo, che quest’anno ha registrato un record di circa 35mila presenze. L’evento, ospitato nella suggestiva location di Piazza Duomo all’Aquila, ha visto la partecipazione di 50 aziende dell’agrifood e ha posto al centro i pregiati tartufi abruzzesi, rappresentati nelle loro nove varietà. Grazie al supporto del Ministero dell’Agricoltura e del Ministero degli Affari Esteri, l’edizione di quest’anno ha rafforzato il percorso di internazionalizzazione delle eccellenze locali, mettendo in contatto i produttori con 15 buyers internazionali provenienti da mercati strategici come Stati Uniti, Giappone, Medio Oriente ed Europa. Il vicepresidente della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente, promotore della Fiera e firmatario della legge regionale che l’ha resa un appuntamento fisso, ha sottolineato l’importanza di questo evento nel rilancio economico e culturale della regione:

“La disponibilità dei produttori e il grande sforzo organizzativo ci hanno permesso di valorizzare un prodotto eccezionale, troppo spesso sfruttato da altre regioni. Questa Fiera segna un ulteriore passo nella creazione di una filiera solida, capace di competere a livello globale.”

Tra gli appuntamenti più apprezzati, le masterclass culinarie con degustazioni gratuite, curate da chef di rilievo come William Zonfa e il Maestro pasticcere Federico Anzellotti, e la Mostra internazionale del tartufo “Scent of Italy”, organizzata dal Ministero degli Affari Esteri per diffondere la cultura gastronomica italiana. Innovativo e coinvolgente è stato anche l’“assaggio al buio”, reso possibile grazie alla collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi, che ha offerto ai visitatori un’esperienza sensoriale unica. Un altro punto di forza dell’edizione è stato il focus scientifico, grazie alla presenza dell’Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente (Arta), che ha utilizzato strumenti avanzati per studiare le relazioni tra il territorio abruzzese e le sue pregiate varietà di tartufo. Oltre al numero record di visitatori, l’evento ha puntato alla costruzione di relazioni commerciali durature. Come ha spiegato il direttore generale di Arap, Antonio Morgante, il vero successo si misurerà nella capacità di consolidare la presenza sui mercati internazionali.

“Non si tratta solo di numeri di visitatori, ma di contratti concreti che portino le nostre eccellenze, dal tartufo allo zafferano, fino alle birre artigianali, sui mercati globali come un unico pacchetto Made in Abruzzo.”

Fabio Cerretano, presidente della Federazione Nazionale delle Associazioni Tartufai Italiani, ha elogiato l’evento per la sua capacità di unire i produttori e promuovere una strategia condivisa:

“Questa Fiera non è solo una vetrina, ma un’opportunità per creare un brand di prestigio immediatamente riconoscibile nei mercati nazionali ed esteri.”

Grazie alla crescente attenzione internazionale e alle iniziative di promozione, la Fiera Internazionale dei Tartufi d’Abruzzo si conferma un evento di riferimento, capace di celebrare e valorizzare una delle eccellenze più preziose della regione.

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