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SULMONA. Andrà a processo il prossimo 26 settembre un 41 enne di origine straniera, accusato di violenza sessuale per aver abusato cioè delle sue nipotine di 5 e 14 anni. Una storia drammatica ed inquietante che era finita sulla scrivania del magistrato e dei carabinieri della compagnia di Sulmona, nell’autunno del 2022, dopo la denuncia dei genitori delle due ragazzine, una di età inferiore ai dieci anni e l’altra poco meno che adolescente. La vicenda si è consumata in un’abitazione della vallata peligna. In più circostanze, stando alle accuse, lo zio 41 enne (non convivente) avrebbe avuto approcci intimi e sessuali con le minori, arrivando perfino ad immortale quei “strani giochi” con un telefono. Sostanzialmente, sempre secondo quanto ipotizzato, il 41 enne avrebbe abusato delle ragazzine e si sarebbe filmato mentre poneva in essere atteggiamenti sessuali. A supporto del castello accusatorio ci sarebbero proprio alcuni video, trovati e analizzati dai militari incaricati delle indagini, che avevano posto sotto sequestro il telefono dell’imputato. “Giochi”, se così si possono definire, di cui le bambine avrebbero preso consapevolezza nel tempo, raccontando tutto ai familiari che hanno così provveduto ad allertare le forze dell’ordine. Dalle denunce formalizzate nella stazione dei carabinieri di Sulmona, si è attivato il filone giudiziario, che aveva portato la procura a chiedere ed ottenere la custodia in carcere per l’uomo. Lo scorso 12 ottobre nel tribunale “blindato” per l’occasione, vista la delicatezza della vicenda, le minori erano state sentite nell’incidente probatorio. Assistite da una psicologa e protette da uno schermo, con le finestre del tribunale oscurate, le due minori erano state chiamate a raccontare gli abusi subiti. Tre ore di “chiacchierata”, alla presenza di esperti. Il 41 enne ora sarà processato con rito abbreviato. Gli avvocati Luca Tirabassi e Valeria Colantoni si sono costituiti parte civile per conto delle madri delle due piccole. Nel fascicolo della procura è finito anche un altro episodio di violenza sessuale nei confronti di una minore non identificata. L’imputato è difeso dall’avvocato, Alessandra Faiella

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