
POPOLI. La sentenza del collegio del Tribunale di Pescara, che si riunirà per sentire l’arringa della difesa, arriverà in giornata e mettere un primo punto sulla storia di abusi, drammatica e raccapricciante, che si è consumata in un’abitazione del Centro Abruzzo. Alla sbarra una coppia: il patrigno orco, 45enne siciliano e la sua compagna, la madre della vittima. L’accusa per entrambi è di violenza sessuale in concorso nei confronti di una minore che aveva appena dodici anni. Per il 45enne, che era stato arrestato in flagranza dai carabinieri, il pubblico ministero ha chiesto una condanna a 18 anni di reclusione, tenendo conto anche dell’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. In assenza di prove certe del coinvolgimento, ha sostenuto la pubblica accusa nella discussione, per la madre della minore sono stati chiesti due anni di reclusione. Richieste al vaglio dei giudici che oggi pronunceranno il verdetto di primo grado. I fatti, come detto, sono avvenuti in un paese del Centro Abruzzo. Il patrigno orco, siciliano di 45 anni, era stato incastrato grazie alle telecamere e alle cimici piazzate in casa dai carabinieri, che erano intervenuti in tempo reale. La minore aveva parlato delle attenzioni morbose dell’uomo ad un’amichetta e quest’ultima aveva riferito tutto al padre naturale della 12enne, che aveva denunciato l’accaduto. Sono così scattate le indagini, da cui è emerso che le attenzioni dell’uomo, un pluripregiudicato, nei confronti della ragazzina erano andate avanti per circa un anno: dall’estate 2022 a quella del 2023. Così i carabinieri, dopo aver installato le telecamere in casa, avevano assistito alla violenza in diretta, intervenendo prontamente. Il 45enne aveva poi reagito ai militari, oltraggiandoli. Da qui l’arresto con il Tribunale per i minorenni che aveva sospeso la potestà genitoriale alla madre, finita sotto inchiesta per concorso di reato e aveva disposto il collocamento della minore in una struttura protetta. La ragazzina, lo scorso novembre, aveva riabbracciato il padre naturale. Almeno quello.