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CASTEL DI SANGRO – Cadde dall’altezza di due metri da una scala, nel supermercato dove stava lavorando, finendo nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila dopo il volo in elicottero, rimediando complessivamente una prognosi di 40 giorni. Ma quel grave incidente non aveva nulla a che fare con l’omissione del documento di valutazione dei rischi. Per questo il giudice del Tribunale di Sulmona ha assolto F.O, 36 enne residente a Castel Di Sangro, amministratore e responsabile del servizio di prevenzione e protezione del supermercato dove avvenne il fatto. Era il 12 luglio 2018. Quel giorno, durante le operazioni di immagazzinamento della merce sugli scaffali, il malcapitato dipendente salì su di una scala doppia in alluminio, non adeguata, per l’altezza che occorreva raggiungere, perdendo l’equilibrio e cadendo rovinosamente a terra. Si rese quindi necessario il trasferimento d’urgenza in elisoccorso. L’uomo andò in coma e al suo risveglio dovette affrontare gli strascichi di quelle gravi lesioni: contusione polmonare, fratture costali multiple da politrauma e quaranta giorni di prognosi. La Procura a quel punto indagò il 36 enne, amministratore del supermercato, per l’omessa valutazione del documento di valutazione dei rischi afferenti i lavori di immagazzinamento materiali. Nel corso del processo è venuto fuori che l’imputato aveva regolarmente formato il lavoratore al confezionamento della merce e al posizionamento della stessa negli scaffali. Per cui l’incidente è da ricondurre alla condotta imprevedibile del dipendente che utilizzò in quell’occasione la scala che si trovava nel reparto vendita. Per questo il giudice, accogliendo la richiesta di Procura e difesa, ha assolto il 36 enne perché il fatto non costituisce reato. L’imputato è stato assistito dall’avvocato, Gaetana Di Ianni. (a.d’.a.)

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