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L’AQUILA – Le persone decedute martedi’ scorso che si trovavano a bordo dell’elicottero del 118 schiantatosi su monte Cefalone, “hanno gia’ il passaporto per il Paradiso. Sono morti per un gesto di altruismo. Sono figli coraggiosi della nostra terra, ci inchiniamo di fronte al gesto di abnegazione che hanno compiuto”. E’ uno dei passaggi dell’omelia dell’arcivescovo dell’Aquila, monsignor Giuseppe Petrocchi, che oggi ha celebrato il rito funebre nella chiesa di San Bernardino di piazza d’Armi colma di gente, mentre all’esterno erano assiepate una moltitudine di persone, piu’ di mille, che hanno seguito la cerimonia religiosa da un maxi schermo. Presente anche il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, a L’Aquila per testimoniare la vicinanza del Governo e del Paese ai parenti delle vittime e alla comunita’ dei soccorritori. Fra le vittime di Campo Felice anche Walter Bucci, il medico cardiologo che ha vissuto la sua infanzia e adolescenza a Sulmona. Ne piangono la morte i suoi compagni di scuola. “Siamo riuniti nel nome di Gesu’ – ha detto Petrocchi – per piangere questi fratelli morti tragicamente mentre svolgevano un’operazione di soccorso. Preghiamo per i loro familiari, per i loro amici. Ora i nostri fratelli vivono accanto a te Signore”. L’arcivescovo ha ringraziato per la loro presenza il ministro Pinotti, il vice presidente del Csm Legnini, il presidente della Regione Abruzzo D’Alfonso e il presidente della Regione Puglia Emiliano. Il presule ha manifestato “stima e affetto in particolare verso il soccorso alpino e il 118”. “Uomini morti nell’adempimento della loro missione. Si avverte un dolore forte, pervasivo, che avvolge i parenti delle vittime ma anche la comunita’ ecclesiale”. Un giorno di dolore per l’Abruzzo intero che, nonostante tutto, si sforza di continuare a vivere.

Andrea D’Aurelio

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