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Ancora una volta la Fondazione Carispaq finanzia un progetto: 700mila euro per il potenziamento della terapia intensiva del San Salvatore a L’Aquila. Progetto cofinanziato da Ance, associazione per La Vita e Va.d.o. tutte del capoluogo.

Un intervento importante a favore della comunità che sarà gestito direttamente dagli enti finanziatori mediante la procedura prevista dall’art. 20 del D. L. 50/2016 (opera pubblica realizzata a spese e cura del privato), in grado di assicurare la tempestiva esecuzione dei lavori.

Progetto che prevede la realizzazione di sei nuovi posti letto di terapia intensiva ad alto contenuto tecnologico ad integrazione del quadro generale della ristrutturazione della terapia intensiva del presidio ospedaliero San Salvatore e con gli altri interventi in fase di realizzazione da parte della Asl stessa; sarà realizzato sotto la supervisione del Comitato di Garanzia dei Finanziatori al quale partecipa l’associazione Tribunale per i Diritti del Malato dell’Aquila.

“Questo progetto – dichiara il presidente della Fondazione Carispaq Domenico Taglieri – si pone l’obiettivo di contribuire a migliorare la ricettività ospedaliera della provincia dell’Aquila in un momento in cui la pandemia da Covid 19 ha messo a dura prova il sistema sanitario nazionale. L’impatto maggiore dell’emergenza sanitaria, infatti, ha riguardato, prevalentemente, le strutture di terapia intensiva degli ospedali italiani, dimostratesi fondamentali per garantire la salute e “cure etiche” ai cittadini.

“Uno degli obiettivi del progetto– ha aggiunto Franco Marinangeli presidente del Comitato di Garanzia Finanziatorie e rappresentante dell’associazione VA.d.o. – è quello di migliorare l’umanizzazione delle cure e dei percorsi assistenziali consentendo, per quanto possibile, la vicinanza dei familiari ai pazienti attraverso la predisposizione di un’idonea area colloquio e l’uso di strumenti di comunicazione informatizzata anche per malati intubati o tracheostomizzati. Si tratta di un modello innovativo che “sfruttando” le possibilità offerte dalle più moderne tecnologie interviene su uno degli aspetti più duri e drammatici che l’emergenza coronavirus ha fatto emergere: quello dell’impossibilità di avere vicino i propri affetti nei momenti di maggiore fragilità”.

“Non è il primo intervento dell’Aquila per la vita– ha aggiunto il presidente dell’associazione Giorgio Parravano– a favore della sanita aquilana. La onlus è da sempre vicina ai pazienti e agli operatori del sistema sanitario e a tutto il personale del San Salvatore e lo è ancor di più in questo momento di grave emergenza”.

“Questo progetto – ha concluso il presidente dell’Ance L’Aquila Adolfo Cicchetti – ha una duplice valenza. Da una parte quella di contribuire, in maniera concreta, al miglioramento delle infrastrutture sanitarie e al contempo dimostra la capacità delle istituzioni del territorio di creare sinergia per il bene comune con spirito di squadra e senso di Comunità”.

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