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SULMONA – “Wi-fi pubblico in città, il giovane Menchinelli è arrivato puntualmente in ritardo: grazie per il suggerimento, ma il Comune di Sulmona ha già avviato la fase di registrazione nei giorni scorsi partecipando al programma WiFi4EU lanciato dalla Commissione Europea, per ottenere finanziamenti che consentiranno la realizzazione di punti di accesso a internet gratuiti negli spazi pubblici, come parchi, piazze, musei”. E’ quanto puntualizza il Sindaco Annamaria Casini, in risposta al coordinatore locale di Forza Italia, aggiungendo che in merito al tema del reperimento di fondi europei, l’Amministrazione comunale si è attivata in modo articolato su temi importanti per il territorio. “Per migliorare strumenti e sistemi di comunicazione e informazione, in merito sia a prevenzione e gestione degli eventi calamitosi sia ai piani di Protezione Civile, insieme a 12 comuni del nostro territorio e alla Comunità Montana Sirentina, abbiamo partecipato, come Comune capofila, al bando della Regione “Comunicare per proteggere”, con lo scopo di potenziare l’efficienza dei servizi pubblici locali. Un progetto complesso che ha visto al lavoro insieme amministratori e sindaci, in sinergia a Palazzo San Francesco”. E’ sempre il sindaco a ricordare che il Comune sta partecipando a un bando in scadenza il 7 aprile prossimo, con l’obiettivo di costituire un ufficio unico per la gestione associata dei servizi di progettazione, programmazione e accesso ai finanziamenti europei, nazionali e regionali, per attirare, in sostanza, nuove e più rilevanti risorse al fine di finanziare progetti nei vari ambiti di sviluppo locale. Sul wifi invece- intervengono i consiglieri comunali Andrea Ramunno e Roberta Salvati- “si intende allargare la copertura della rete wi-fi ulteriormente dopo i primi step avviati negli ultimi anni che hanno permesso di coprire integralmente le aree del centro storico. Saranno coperte le zone della città che rappresentano punti di aggregazione importanti e le frazioni cittadine. Prima di esporsi sulla stampa, sarebbe opportuno verificare preliminarmente lo stato delle cose e gli atti pubblici”.

Andrea D’Aurelio

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