
Ci sono anche decine e decine di abruzzesi nel gruppo Facebook “Mia Moglie” chiuso dopo essere finito al centro di uno scandalo nazionale. La polizia postale è al lavoro per risalire a tutti coloro che hanno postato foto di compagne e fidanzate immortalate di soppiatto mentre dormono o cenano, mentre prendono il sole o si cambiano d’abito. Seni e glutei in bella vista fotografati anche nei momenti di intimità. Il più delle volte all’insaputa delle interessate. E il caso sta proprio qui. Perché tutto è finito sui social come «carne da macello» tra commenti volgari e sessisti: «Bel fisico da puledra la signora, si può vedere altro?», «È un peccato si vergogni, falle delle foto di nascosto, seguo con interesse» solo per citare i commenti meno volgari. I partecipanti – oltre 31mila, di cui anche residenti in Centro Abruzzo– rischiano denunce per reati che vanno dalla diffamazione alla diffusione di materiale intimo senza consenso.
L’INDAGINE
La polizia postale di Roma, con la collaborazione delle Polpost di tutta la Penisola, si è attivata e Meta Platforms, Inc., nota più semplicemente come Meta, società che gestisce Instagram, Facebook, Whatsapp e che fa capo a Mark Zuckerberg, mercoledì scorso ha chiuso la pagina Facebook. Gli iscritti erano quasi tutti uomini, che dal 2019 hanno condiviso e commentato immagini intime di compagne o mogli – molte non hanno mai dato il consenso alla divulgazione dei contenuti – e che sono state trattate come merce di scambio tra persone senza scrupoli. Centinaia anche gli abruzzesi che hanno postato, commentato e condiviso: professionisti, imprenditori, funzionari pubblici, candidati sindaci, medici, giornalisti. È bastato controllare tra le informazioni del gruppo, prima che venisse cancellato, per notare l’enorme numero di iscritti residenti anche in regione. Qualcuno di questi potrebbe aver commesso dei reati ed è ciò che stanno accertando gli agenti della polizia postale. Indagine certamente non facile. «Non ne sapevo nulla, mio marito diceva che era solo un gioco», ha detto una delle mogli ascoltate dalla polizia quando ha scoperto di essere stata l’oggetto delle attenzioni perverse di sconosciuti.
TUTTO OSCURATO
La pagina è stata accessibile da tutti fino a qualche giorno fa, ma quando gli “animatori” si sono resi conto di essere stati scoperti, hanno cominciato a diffondere il link di indirizzi Telegram, in cui continuare i loro scambi. La polizia ha chiuso la pagina dopo le segnalazioni di varie attiviste femministe, ma i nomi di chi ha commentato e condiviso fotografie e video senza consenso sono in una dettagliata informativa che finirà anche inprocura.
CHE COSA SI RISCHIA
«Sono molti i personaggi che hanno commentato con frasi sessiste e volgari le fotografie che sono apparse nella bacheca del gruppo» spiega Barbara Strappato, vice direttrice della polizia postale di Roma in una recente intervista al Corriere della Sera «stiamo raccogliendo tutte le informazioni, alcune donne si sono riconosciute e hanno sporto denuncia, molte altre sono ancora ignare di essere finite in questo squallido gruppo. Tutti i commenti finiranno nella nostra informativa, i reati vanno dalla diffamazione alla diffusione di materiale intimo senza consenso. Ammetto che mai prima di oggi ho visto frasi tanto disturbanti in un gruppo social, il nostro ufficio ha lavorato 24 ore per bloccare la pagina, abbiamo ricevuto in poche ore più di mille segnalazioni, quello che è accaduto è molto grave, è stato difficile anche per me leggere tutti quei commenti».
LE FOTO E I COMMENTI
La bacheca Facebook Mia Moglie è stata presa d’assalto da persone inorridite dallo squallore dei commenti a partire da martedì scorso, quando l’attivista Carolina Capria ha parlato della pagina mettendo alla berlina i suoi 31 mila seguaci. Tuttavia prima che la Polizia postale intervenisse è stato possibile fare degli screenshot dei post, per cui si trovano uomini che mettono in palio le foto delle loro donne. Uno di loro scrive: «Anni 30, altezza 1.81, peso 59, seno (naturale) 4, body count 1», per body count si intende il numero di persone con cui la donna avrebbe avuto esperienze sessuali. Altro post: «Una body count 1 ha un valore aggiunto che non la rende scambiabile, per tutti quelli che me lo chiedono su messenger». A commento della foto di una donna che si sta cambiando il reggiseno c’è chi scrive: «Tanta roba», «Spettacolo», «Complimenti ha un bel numero di targa, è una bellissima moglie», «Come vorrei essere quel perizoma». A commento di una donna che sta dormendo nel suo letto un uomo scrive: «Mettile le mani tra le cosce vedrai che si sveglia», «Toccale la…». Ad altri post: «Ciao, cosa fareste a mia moglie?» seguono commenti da brividi









