Da un lato la vice presidente del consiglio regionale, Marianna Scoccia, convinta che un sindaco debba saper vincere e convincere. Dall’altro l’ex assessore comunale, Attilio D’Andrea, secondo il quale a guidare la coalizione dovrà essere una persona con grande fermezza e coraggio. E poi c’è il terzo polo che rallenta. Prime schermaglie di campagna elettorale tra le due coalizioni che scaldano i motori per le prossime elezioni di primavera. Per Marianna Scoccia, che in Regione rappresenta il gruppo di Noi Moderati, c’è bisogno di un progetto vincente per Sulmona. “Per quanto riguarda il candidato sindaco credo che la città abbia bisogno di una guida autorevole, conosciuta e riconosciuta dalla città, che magari si sia caratterizzata anche per il suo percorso formativo e lavorativo, una personalità che sia capace di assumere la leadership dell’intero territorio”- afferma la Scoccia, secondo la quale “il fallimento dell’esperienza di centrosinistra a guida Gianfranco Di Piero dimostra che in politica non basta sconfiggere l’avversario ma bisogna vincere e poi convincere. In questo senso la coalizione di centrodestra che ha sostenuto con forza Marco Marsilio offre garanzie di vittoria, governabilità e stabilità. Fratelli d’Italia, Lega, Noi moderati e Forza Italia hanno dimostrato di essere la giusta squadra e ripetere quella esperienza sarebbe condizione di garanzia per Sulmona. Così come sarà importante permettere alle forze civiche, da sempre presenti in città, di esprimere la loro forza”. La Scoccia punta l’accento anche sulla filiera istituzionale e sui temi da mettere sul tavolo: turismo come carta vincente, lotta al degrado urbano con una Villa Comunale in totale abbandono e sporcizia, sinergia tra Comune e commercianti, ridisegnare gli spazi della nostra città e del centro storico, un occhio di riguardo per le frazioni. I nomi sul tavolo finora circolati sono quelli dell’ex sindaco, Fabio Federico, l’ex presidente del consorzio di Bonifica, Adelina Pietroleonardo, Sandro Ciacchi, Giorgio Di Benedetto e il presidente della provincia, Angelo Caruso. Che all’ex sindaco, Gianfranco Di Piero, è mancato il coraggio lo dice chiaramente l’esponente pentastellato, Attilio D’Andrea, ex assessore proprio della giunta Di Piero e coordinatore della coalizione di centrosinistra per le prossime elezioni. D’Andrea, assieme a Matteo Puglielli di Sbic, dovrà occuparsi di strutturare il programma elettorale e di selezionare i candidati per comporre le liste. “Stiamo lavorando per formare una squadra di persone progressiste, che è mancata nella precedente amministrazione”- interviene D’Andrea, secondo il quale servono “non solo persone che portano voti ma che abbiano conoscenza e interesse per la città”. Per D’Andrea “il candidato sindaco, che è la figura apicale del progetto, deve avere coraggio, lo stesso che Gianfranco Di Piero in una determinata fase non ha avuto”. Dopo le prime riunioni, la coalizione si aprirà anche ai giovani, per creare il giusto tandem tra tradizione e innovazione. “Non sarà preclusa la partecipazione ai giovani. Dobbiamo guardare anche ad altri Comuni. Il candidato sindaco può avere anche 40 anni. L’importanza è avere una squadra dietro per aggredire i problemi della città e cogliere le opportunità”- sottolinea D’Andrea, pensando alla sfida del Giubileo, ovvero migliaia di turisti da intercettare anche a Sulmona. Massimo riserbo sui nomi anche se tra le indiscrezioni si è pensato a qualche ex, come Peppino Ranalli. Se destra e sinistra vanno avanti con le manovre elettorali, c’è chi sta tentando il “colpo” con un terzo polo, ovvero un civismo alternativo a quello di Andrea Gerosolimo e ai partiti. Il nome indicato per guidare la coalizione è quello di Nicola Di Ianni. Un progetto in fase embrionale quello portato avanti da Nicola Guerra e Nicola Di Simone che ieri però si è confrontato con Forza Italia, partito della moglie, la consigliera regionale, Antonietta La Porta. Nel corso della riunione è stato ribadito che Forza Italia è compatto e non si sarà alcuna scissione con il “terzo polo”.