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SULMONA – Turni pesanti in tempo di pandemia con lo stress che tocca i massimi storici e il riposo che scarseggia. Ne sa qualcosa un operatore sanitario, in servizio presso l’ospedale di Sulmona, che l’altro giorno è uscito fuori strada con la sua auto a causa di un colpo di sonno. L’incidente stradale si è verificato a Scanno, lungo la via Del Lago, ovvero sulla strada statale 479. L’uomo, autista del 118, si stava recando a Scanno approfittando dell’unico giorno di riposo dopo venti giorni di lavoro consecutivi, quando avrebbe perso il contro del mezzo finendo sul bordo della carreggiata. Dall’abitacolo è uscito illeso ma la sua Fiat Panda è rimasta danneggiata in modo serio. Un incidente di percorso che fortunatamente non ha provocato conseguenze gravi per l’operatore ma sicuramente apre una riflessione sui ritmi lavoro nonchè sui carichi di stress e affanno che risentono della conclamata carenza di personale e della pressione sul sistema ospedaliero. “La fortuna è che mi è successo qui in paese”- racconta il malcapitato- “stiamo facendo la media di 700 / 800 km al giorno tra trasferimenti Covid, no covid e tamponi di routine”. Una situazione al limite del paradosso, quasi invivibile, che porta anche agli imprevisti dell’ultimo minuto. E’ una vicenda che ancora una volta rimette al centro dell’attenzione la vita degli operatori sanitari in tempo di pandemia, soprattutto in questa seconda ondata dove sono passati da “eroi” a “dimenticati”. Non si vive come prima, non si dorme come una volta, non si ha più una vita sociale. Ognuno sceglie il suo mestiere verrebbe da dire ma esiste un limite.

Andrea D’Aurelio

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