banner
banner

SULMONA – Il Tribunale di Sulmona aveva dichiarato illegittimo il licenziamento, condannando il Comune a corrispondere in favore del dipendente l’indennità a titolo di risarcimento del danno, ma l’ente non ha ancora erogato le somme dovute, né al diretto interessato né al suo legale, nonostante l’ordinanza del giudice del lavoro, Alessandra De Marco, divenuta nel frattempo esecutiva. Per questo per il Comune di Sulmona scatta un altro pignoramento da 25 mila euro. L’operazione è stata eseguita dall’avvocato, Alberto Paolini, che aveva chiesto invano agli uffici di Palazzo San Francesco  di riconoscere gli emolumenti dovuti per le spese processuali e per il risarcimento all’ormai ex dipendente collocato a riposo.  Il legale è stato quindi costretto ad iscrivere in via telematica , al Tribunale di Sulmona, il pignoramento presso terzi. Al momento il Comune ha provveduto solo a dare mandato agli uffici di corrispondere la somma di circa 11.500 euro a favore dell’avvocato Valerio Speziale,  che ha rappresentato l’ente in giudizio, rispetto alla liquidazione del giudice pari ad euro 4.500 oltre accessori. Una causa che l’ente, peraltro, non ha nemmeno vinto. Incredibile ma vero.  Il Tribunale di Sulmona, con sentenza del 31 marzo scorso, aveva dichiarato illegittimo il licenziamento del dipendente comunale per inerzia del Comune, perché il provvedimento disciplinare è stato avviato a tempo scaduto. La sentenza è quindi diventata esecutiva. L’avvocato Alberto Paolini, che ha assistito il dipendente ora in pensione, aveva presentato istanza per il pagamento delle spese legali e per il risarcimento che il Comune dovrà versare al ricorrente. Un risarcimento che consiste in quattro mensilità che l’uomo  non ha percepito prima del collocamento a riposo: 4.500 euro, ai quali vanno aggiunti i contributi previdenziali ed oltre 6000 euro di spese legali. Nel testo dell’ordinanza il Tribunale rimarca l’inerzia del Comune che ha reso il provvedimento disciplinare illegittimo. (a.d’.a.)

Lascia un commento