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SULMONA – Hanno 45 giorni di tempo per presentare le proprie deduzioni. Si tratta dei 25 dipendenti comunali, fra essi anche tre dirigenti, finiti nel mirino della Corte dei Conti per l’assenteismo a Palazzo San Francesco. I primi provvedimenti sono arrivati nei giorni scorsi. Altro che panettone per gli impiegati del Municipio che dovranno risarcire il Comune per danno erariale con un importo minimo di 15 mila euro fino alla somma ingente di 120 mila. Non è escluso che nelle prossime settimane arriveranno altre notifiche. L’iter della Corte Conti, dopo l’invio dei provvedimenti ai diretti interessati, concede agli impiegati il diritto di produrre le proprie deduzioni ed eventuali documenti entro 45 giorni dal momento della notifica di danno erariale. Nello stesso termine il presunto responsabile può chiedere di essere sentito personalmente. Il procuratore regionale emette l’atto di citazione in giudizio entro centoventi giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle deduzioni da parte del presunto responsabile del danno. Eventuali proroghe di quest’ultimo termine sono autorizzate dalla sezione giurisdizionale competente, nella camera di consiglio a tal fine convocata; la mancata autorizzazione obbliga il procuratore ad emettere l’atto di citazione ovvero a disporre l’archiviazione entro i successivi quarantacinque giorni. Di pari passo procede l’indagine della Procura della Repubblica di Sulmona che sta esaminando la posizione di ogni singolo dipendente. Nelle immagini delle telecamere nascoste delle Fiamme Gialle gli impiegati vengono ripresi al bar, a fare shopping o la spesa durante l’orario di ufficio; mentre altri sono stati sorpresi a timbrare più cartellini per volta. Sulla questione dovrà esprimersi anche l’ufficio disciplinare del Comune di Sulmona mentre Palazzo San Francesco rischia la paralisi.

A.D.A.

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