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SULMONA – Non furti fine a se stessi ma propedeutici al compimento di ulteriori azioni delittuose. Si stanno concentrando su questo filone le indagini avviate da Polizia e Carabinieri sulla banda di professionisti tornata in azione negli ultimi giorni nel capoluogo peligno con l’asportazione di ben due autovetture in una sola notte. I banditi, dopo aver rubato le auto hanno smontato perfino il geolocalizzatore contenuto all’interno, segno di un’esperienza collaudata nel compimento di tali azioni criminose. Altrove furti dello stesso genere sono serviti ai banditi per colpire in luoghi sensibili e strategici del territorio, per assaltare cioè bancomat e uffici, come è avvenuto nell’ultimo periodo nel foggiano e nel molisano. Per questo la lente della giustizia si allarga a trecentosessanta gradi anche perchè il 2023 è stato un anno particolarmente frizzante per la vallata che si conferma crocevia e punto strategico anche per micro e macrocriminalità. Il paradigma della cronaca è cambiato. Dagli spari ai portoni delle case e delle attività alla rapina a mano armato nella villa di un imprenditore fino all’assalto al bancomat della Bcc di Pratola Peligna a Corfinio, che risale all’Epifania di un anno fa, per il quale si spera che il cerchio delle indagini possa essere chiuso a breve dal momento che ci sarebbero alcuni sospetti sui potenziali autori del colpo da 27 mila euro più i danni incalcolabili. Una vallata insomma che da tempo non è più un’isola felice. Per questo taluni fenomeni vanno sicuramente gestiti e controllati

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