SULMONA – La Procura della Repubblica di Sulmona ha chiesto il rinvio a giudizio per un giovane napoletano di 34 anni, A.R., accusato di furto aggravato, di aver rubato cioè le attrezzature fotografiche allo studio del sulmonese Angelo D’Aloisio. L’uomo si è reso irreperibile nel corso della prima udienza preliminare, celebrata ieri al Palazzo di Giustizia, tant’è che il giudice Giuseppe Ferruccio ha rinviato la discussione all’udienza del prossimo 24 giugno. A un anno di distanza da quel furto che destò clamore e incredulità in città, almeno uno dei responsabili è stato assicurato alla giustizia dopo le indagini curate dal Commissariato di via Sallustio. Si attende invece l’esito degli accertamenti irripetibili che il Sostituto Procuratore, Aura Scarsella, ha disposto sugli occhiali dimenticati dai malviventi nello studio fotografico. Un particolare che saltò subito all’occhio e chissà se permetterà di individuare il secondo complice, perché è difficile pensare che il 34 enne abbia fatto tutto da solo. Erano circa le ore 13 del 26 giugno 2019 quando D’Aloisio lasciò il negozio per la pausa pranzo. Tornando indietro per controllare se aveva dimenticato le sigarette fece l’amara scoperta. La porta del negozio era semi aperta. Probabilmente fu forzata con qualche attrezzo visti i segni di effrazione riscontrati dagli investigatori. Tutto sembrava in ordine, fatta eccezione di qualche cassetto rovistato. Mancavano all’appello però le attrezzature fotografiche. Un “colpo” da 15 mila euro per il quale la Polizia si attivò sin da subito per assicurare l’imputato alla giustizia in attesa degli ulteriori accertamenti. Peccato che l’uomo al momento si è reso irreperibile e dovrà passare almeno un altro anno prima di vederlo, si spera, in Tribunale. Del fatto se ne parlò molto in città perchè non si trattò di un semplice furto, considerato che quelle attrezzature servivano per promuovere la città e il territorio attraverso le inconfondibili foto della pagina Oneshootlive.
Andrea D’Aurelio
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