
SULMONA. Furto aggravato, ricettazione e utilizzo indebito di carta di credito. Con queste accuse quattro giovani, domiciliati tra Montesilvano e Sambuceto, sono stati raggiunti dalla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza. A firmare l’ordinanza, su richiesta dalla procura, è stato il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Marta Sarnelli. I fatti, avvenuti a Sulmona, risalgono al 16 giugno dello scorso anno. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, che si è occupata delle indagini, i quattro, a a vario titolo, avevano rubato la borsa all’interno di un’auto in sosta dopo aver sfondato il vetro. Episodio avvenuto nella frazione Marane. La borsa, di proprietà di una donna, conteneva documenti, effetti personali e una carta di credito utilizzata dai quattro per i prelievi. In particolare risulta prelevata una somma di 600 euro nello sportello della banca di credito cooperativo di Pratola Peligna. Mentre a Montesilvano, con la carta di credito rubata, sono state acquistate bottiglie d’olio per un valore di 138 euro. Secondo il giudice ricorrono “gravi indizi di colpevolezza” a carico dei quattro, vista la “recidiva reiterata e specifica”. Ad incastrarli le telecamere di videosorveglianza e i tabulati telefonici. “La misura appare adeguata ad inibire gli indagati dal compimento di ulteriori reati”- scrive la Sarnelli nell’ordinanza. I quattro, difesi dall’avvocato Luca Pellegrini, sono comparsi questa mattina davanti al gip per chiarire la propria posizione nell’interrogatorio di garanzia.