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SULMONA – Recuperati dai militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Sulmona circa 16 milioni di euro sottratti al fisco da una società operante nel settore della costruzione e/o assemblaggio di componenti elettronici, con sede amministrativa dichiarata nella città di Sulmona. I finanzieri hanno sequestrato unità immobiliari site nel Comune di Pratola Peligna, conti correnti bancari, libretti di deposito postali, carte Postepay, monili in oro e preziosi al fine di recuperare l’imposta evasa e non versata al fisco. Le Fiamme Gialle, a seguito di un’articolata e complessa verifica fiscale, hanno constatato che la società, che non aveva presentato le dichiarazioni sia dei redditi che dell’Iva per gli anni d’imposta dal 2009 al 2012, aveva in realtà operato ed effettuato operazioni commerciali con cessioni di beni e prestazioni di servizi, conseguendo profitti per circa 16 milioni di euro completamente non dichiarati ed occultati al fisco, evadendo in maniera totale le imposte in materia di imposizione diretta. Pur in presenza di una contabilità carente e frammentaria, i finanzieri sono riusciti a ricostruire l’intero ciclo delle operazioni di gestione e delle cessioni di beni e/o prestazioni di servizi eseguite sul territorio provinciale, regionale e nazionale, determinando l’effettivo giro d’affari realizzato dall’impresa, nei confronti della quale sono stati constatati ricavi non dichiarati per € 15.973.260,00, un’imposta evasa ai fini IRES per oltre € 4.392.646,51, un’ IVA dovuta per € 3.210.862,48 ed un’imposta Irap per € 778.916,88. I due amministratori della società sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per violazioni in materia penale-tributaria (omessa dichiarazione dei redditi e dell’iva ed occultamento di documentazione fiscale). La Procura della Repubblica di Sulmona ha richiesto al G.I.P la misura cautelare reale sia per gli immobili di proprietà degli amministratori, ubicati nella provincia di L’Aquila, sia sulle disponibilità rinvenute nei conti correnti bancari e postali.

A.D.A.

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