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SULMONA. L’avviso di chiusura delle indagini preliminari è stato notificato l’altro giorno, nell’imminenza della ricorrenza contro la violenza di genere. Un segnale preciso da parte della magistratura. Un 31enne di Sulmona è stato infatti interrogato dopo la conferma delle accuse degli atti persecutori nei confronti della sua ex. Secondo l’accusa, da settembre 2023 al 28 giugno 2024, il 31enne, geloso della sua convivente, si sarebbe presentato più volte a casa della donna, anche dopo la fine della relazione, minacciandola in modo grave, controllandole gli accessi su whatsapp e seguendola nei vari luoghi di lavoro e svago con continui appostamenti. In una circostanza il giovane avrebbe picchiato la sua ragazza all’esterno di un locale, molestando anche gli amici della donna. Secondo l’imputazione, il 31enne avrebbe somministrato anche metadone mascherato, per conciliare il sonno, dopo essere entrato di notte a casa della donna, per impedire che la stessa poteva uscire di casa o rifornirsi di altre sostanze stupefacenti. Il giovane ha spiegato la propria posizione. Palla ora al pm che dovrà decidere se le accuse, confermate al termine delle indagini, sono solide per chiedere o meno il processo.

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