banner
banner

Sicuramente non racconterò nulla di nuovo, ma come quando a scuola facevamo “il ripasso”, oggi lo facciamo con la storia del FAI per spiegare a chi non conosce né la fondazione né lo scopo né la storia.

Il Fai è una fondazione italiana senza scopo di lucro nata nel 1975. Lo scopo è quello di intraprendere azioni o eventi che tutelano, salvaguardano e valorizzano il patrimonio artistico e naturale italiano attraverso il restauro e l’apertura al pubblico dei beni storici, artistici o naturalistici. La fondazione nacque per volere di Elena Croce, figlia del già noto Benedetto. Nel 1975 Giulia Crespi, Renato Bazzoni, Alberto Predieri e Franco Russoli firmano l’atto costitutivo e lo statuto del FAI. Fin dai primi anni di attività il Fondo Ambiente Italiano vanta acquisizioni e donazioni. Negli anni a seguire molti personaggi di spicco sono stati importanti donatori.

Sono così nate le “Giornate Fai”, manifestazione che offre la possibilità di visitare numerosi beni italiani di interesse culturale e naturalistico normalmente chiusi al pubblico. Oltre ai beni aperti, grazie al lavoro di 7000 volontari della Fondazione, vengono proposte visite guidate ed eventi.

Quest’anno le “Giornate Fai d’autunno” sono dedicate proprio a Giulia Crespi, scomparsa lo scorso luglio. Mille aperture in 400 città d’Italia con contributo libero, organizzate per la prima volta in due fine settimana (covid permettendo!). Il primo appuntamento è per questo week end 17/18 ottobre. Secondo appuntamento 24 e 25 ottobre prossimi. Le Giornate FAI d’Autunno chiudono la Settimana dedicata dalla Rai ai beni culturali in collaborazione con il FAI. Dal 12 al 18 ottobre, infatti, la Rai racconterà luoghi e storie che testimoniano la varietà, la bellezza e l’unicità del nostro Paese: una maratona televisiva e radiofonica di raccolta fondi a sostegno del FAI, per sensibilizzare sempre più italiani sul valore del nostro straordinario patrimonio artistico e paesaggistico e per promuoverne la partecipazione attiva. Le Giornate FAI d’Autunno si svolgono con il Patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, di Regione Abruzzo, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane.

Tra le aperture più interessanti in Abruzzo:

Montebello sul Sangro (CH) Borgo di Buonanotte - Visite sabato 17 e domenica 18, sabato 24 e domenica 25 ottobre

Arroccato a 800 metri slm su una sella rocciosa tra la Maiella e il Lago di Bomba, il borgo di Buonanotte venne abbandonato negli anni Settanta a causa di frequenti terremoti e frane, e dal 3 settembre di quest’anno ospita “Buonanotte Contemporanea”, progetto interdisciplinare di arte, natura e architettura per la valorizzazione e lo sviluppo turistico del borgo. All’interno delle strade abbandonate sono state realizzate tre installazioni ambientali di artisti contemporanei che dialogano con i ruderi, il paesaggio e l’assenza della presenza umana. Domenica 25 è prevista un’esibizione del coro vocale al femminile Rosa Rorans Ensemble, con repertorio di musica medievale, dal gregoriano alla prima polifonia.

Lettomanoppello (PE) - Gli scalpellini raccontano la pietra preziosa: dalla storica “Bottega D’Alfonso” all’Iconicella

Visite sabato 17 e domenica 18, sabato 24 e domenica 25 ottobre

Noto come “il paese degli scalpellini” e come piccola “Carrara di Abruzzo”, Lettomanoppello è legato fin dal medioevo alla lavorazione della pietra bianca e nera della Majella, destinata all’edilizia decorativa e all’arredamento. Tra i vicoli del centro storico si possono ammirare i portali, gli stipiti, le chiavi di volta, i motivi decorativi come rosoni, mascheroni, foglie d’acanto e stemmi sapientemente lavorati dagli scalpellini. Il percorso delle Giornate FAI si snoderà tra le botteghe artigianali dove maestri artigiani racconteranno l’antico mestiere della lavorazione della pietra bianca. La visita si concluderà al Santuario dell’Iconicella, a monte del paese, e alla sua facciata finemente scolpita.

Collelongo (AQ) – Villavallelonga (AQ)

Visite sabato 17 e domenica 18 ottobre

Situato a 915 metri sul livello del mare, Collelongo, immerso tra i boschi e i monti dell’Appennino, presenta la tipica struttura del borgo medievale, con mura di cinta intervallate da porte cittadine, una torre baronale risalente all’anno 1000, minuscole vie a saliscendi e case una a ridosso dell’altra. In epoca moderna il paese si è arricchito di quadri murali.

Come Collelongo anche Villavallelonga, così chiamata in quanto costruita lungo i piedi del Monte Quaresima, è un borgo medioevale risalente all’anno 1000. Successivamente alla fondazione del Parco Nazionale d’Abruzzo (1922) il borgo fu tra gli enti fondatori della Condotta forestale marsicana.

Prata d’Ansidonia(AQ) - Peltuinum

Visite sabato 17 e domenica 18 ottobre

La città di Peltuinum, fondata dai Romani fra il I secolo a.C. ed il I secolo d.C. nel territorio abitato dall’antico popolo dei Vestini, si estende tra la valle dell’Aterno e quella del Tirino, naturali vie di attraversamento dell’Appennino Abruzzese. Importante ruolo, rivestiva la città nel controllo strategico dei traffici commerciali legati ai percorsi della transumanza. Il sito archeologico rappresenta oggi un luogo di straordinaria testimonianza storica. Durante la visita, sarà possibile ammirare gli scavi dell’antico insediamento. Tra le rovine visibili spiccano i resti del teatro di età augustea, tratti di mura e un tempio forse dedicato ad Apollo. Altro elemento architettonico di notevole importanza è la chiesa di San Paolo di Peltuinum del XII secolo.

L’elenco completo dei beni aperti in Abruzzo li trovate nella pagina https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-autunno/i-luoghi-aperti/?regione=ABRUZZO

Verificare sul sito i luoghi aperti nei due fine settimana ed eventuali variazioni di programma.

Per partecipare alle visite occorre prenotarsi telefonando al numero 3205658635, oppure online sul sito www.giornatefai.it scegliendo giorno e orario tra quelli disponibili. In caso ci fossero ancora posti liberi potranno partecipare anche visitatori che non hanno prenotato.

 

Lascia un commento