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SULMONA – Tanti pugni di terra per gettare un seme di speranza nel polmone verde del centro storico. In un periodo dove gli alberi vengono abbattuti, tanto in città quanto sull’altopiano delle Cinquemiglia, le giovani generazioni segnano un’inversione di tendenza. Sono stati gli alunni della scuola primaria “Lola Di Stefano” questa mattina a mettere a dimora piante autoctone, nella festa dell’Albero, organizzata dalla cooperativa Nuovi Orizzonti Sociali in collaborazione con Conalpa Onlus. Le polemiche che rimbalzano agli onori della cronaca sono ancora di stretta attualità. Dal taglio dei pini che svettavano dall’acquedotto medievale, all’annunciato abbattimento dei sessanta alberi lungo via papa Giovanni XXIII fino ad arrivare al viale alberato dell’altopiano delle Cinquemiglia. Tutti tagli decisi non dalla sera alla mattina ma sulla scorta di una relazione di pericolosità. “Tutte aree verdi che saranno sostituite”- come ha ricordato nel corso della mattina il vice sindaco Nicola Angelucci. Ma il messaggio che arriva da Nos e Conalpa è forte e chiaro: prima di tagliare bisogna analizzare e riesaminare. “Oggi la Villa Comunale ha rivisto tanti bambini felici a raccontare di alberi; un segnale forte di partecipazione, impegno verso chi ha il dovere di salvaguardare il futuro dei nostri bimbi attraverso azioni consapevoli”- ha fatto notare Candida D’Abate della Nos assieme a Alberto Colazilli, presidente del Conalpa, storico del paesaggio e curatore di parchi e giardini. Domenica 25 Colazilli insieme alla guida turistica Danilo Borri di Natourarte accompagneranno i curiosi in un viaggio in “uno dei parchi più importanti d’Abruzzo, le specie arboree monumentali che lo popolano e il loro valore di patrimonio identitario, ecologico, ornamentale, per una gestione consapevole del verde pubblico”.

Andrea D’Aurelio

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