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SULMONA –  Lo fermarono per un controllo stradale e, una volta eseguiti alcuni accertamenti dentro l’automobile, spuntarono due coltelli. Con l’accusa di possesso di oggetto atto a offendere (legge 18 aprile 1975, numero 110 e articolo 4) un 32 enne di Sulmona, E.C., è dovuto comparire l’altro giorno davanti al giudice monocratico del Tribunale, Francesca Pinacchio, per la prima udienza del processo penale che lo vede imputato. I fatti risalgono al 14 dicembre 2018.  L’uomo, che si trovava nel parcheggio di un supermercato, fu perquisito dai Carabinieri del Nor che trovarono all’interno della sua auto due coltelli: il primo a serramanico della lunghezza complessiva di 18,5 centimetri di cui 8 cm di lama e l’altro del tipo da macellazione con lunghezza complessiva di 30,5 centimetri di cui 16 cm di lama. Per Procura e Carabinieri, entrambi gli strumenti sono chiaramente utilizzabili per l’offesa della persona, tenuto conto delle circostanze di tempo e di luogo che ne giustificavano il porto. Si è aperto quindi il procedimento penale davanti al giudice Pinacchio nel corso del quale il giovane, difeso dall’avvocato del foro di Sulmona Silvia Iafolla, proverà a smontare il castello accusatorio, sostenendo che quei coltelli si trovavano in auto solo per il trasporto da un luogo a un altro e non servivano ad offendere. La prossima udienza sarà celebrata in estate.

Andrea D’Aurelio

 

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