
SULMONA. Viene sorpreso a guidare dopo aver alzato il gomito e il Comune lo multa con la sanzione disciplinare. Protagonista della vicenda è un dipendente di Palazzo San Francesco di circa 50 anni che è finito nel mirino dell’ufficio procedimenti disciplinari (Upd) per aver violato il codice di comportamento dell’ente. La vicenda risale al 22 marzo scorso quando l’uomo, intorno alle 20, dopo aver consumato un aperitivo con alcuni amici, era stato fermato dagli agenti del commissariato di polizia di Sulmona, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio. Il 50enne era stato quindi sottoposto all’etilometro che aveva rilevato un tasso alcolemico pari a 2.5 g/l, ovvero cinque volte oltre il limite dello 0,5 g/l tollerato dalla legge. Negativo il test salivare per la droga. La polizia, al termine degli accertamenti di rito, aveva quindi proceduto a deferire all’uomo all’autorità giudiziaria per guida in stato di ebrezza. Gli agenti gli avevano inoltre ritirato e sospeso la patente di guida, in linea con la normativa vigente del codice della strada. Mentre rilasciava le proprie generalità, il 50enne aveva dichiarato di aver trascorso la prima serata in compagnia degli amici per il brindisi- aperitivo del sabato sera e di essere una persona tranquilla e dedica al lavoro. Aveva inoltre indicato di essere dipendente del Comune di Sulmona. Oltre alla denuncia, finita sul tavolo della Procura della Repubblica di Sulmona, per il 50enne si è aperto anche un filone disciplinare. Essendosi qualificato come dipendente del Comune, l’ufficio procedimento disciplinare ha aperto un fascicolo dopo la trasmissione degli atti da parte dell’autorità giudiziaria e ha convocato il dipendente per le controdeduzioni. Quindi, al termine del procedimento disciplinare, l’organismo ha deciso di irrogare il provvedimento disciplinare che consiste nell’irrogazione di una sanzione amministrativa, che equivale alla decurtazione di due ore della retribuzione. La decisione è stata assunta dall’ufficio composto dai dirigenti Domenico Giannetta, Filomena Sorrentino e Maurizia Di Massa. Un provvedimento eccessivo e surreale per il 50enne pronto a dare battaglia. “Ero alla guida della mia auto personale e non capisco come quanto accaduto possa danneggiare l’ente per il quale lavoro”- commenta il dipendente in questione









