Aveva avuto un blocco renale alcuni mesi fa e da allora non si è ripreso, andando prima in emorragia cerebrale e poi in coma, fino a quando il suo cuore ha cessato di battere. È morto così Angelo Salvatore, 56enne di Goriano Sicoli, guardia giurata in servizio a Bologna. Il cuore dell’uomo si è fermato ma continuerà a battere per un altro paziente in fin di vita. Dopo aver dichiarato la morte cerebrale e aver avviato il monitoraggio previsto dalla legge, i familiari hanno autorizzato l’espianto degli organi. Sono stati quindi prelevati cuore e fegato dall’equipe preposta dell’ospedale di Rimini dove è deceduto la guardia giurata. Gli organi saranno quindi trasferiti nel centro di trapianto più vicino. La camera ardente di Angelo Salvatore sarà allestita domani, venerdì 22 agosto, alla casa funeraria Santilli di via Lear mentre i funerali saranno officiati sabato alle ore 11 nella chiesa di San Francesco a Goriano Sicoli. Lascia la madre Giovanna e i fratelli Teresa, Saverio, Gino e Vanna. La famiglia di Angelo Salvatore precisa quanto segue. “Angelo Salvatore, 56 anni di Goriano Sicoli, guardia giurata a Bologna, ha avuto un malore improvviso in autostrada, mentre guidava per tornare dai suoi cari, il 31 luglio 2025 causato un’insufficienza renale acuta gravissima che gli ha provocato ripetuti arresti cardiaci. Nonostante le tempestive e professionalissime cure dei rianimatori dell’Ospedale Infermi di Rimini, dopo 10 giorni di terapia intensiva, a causa del massivo e irreversibile danno ischemico, purtroppo è stata dichiarata la morte cerebrale. Nonostante le tragiche circostanze, essendo sempre stato zio una persona buona e generosa, come familiari, abbiamo deciso di intraprendere la strada della donazione degli organi che è risultata nella donazione di fegato e cornee. L’amore e la bontà che zio ha dimostrato in vita sono stati testimoniati dal fiume di gente che si è precipitato nel salutarlo, anche solo per l’ultima volta, e non poteva che manifestarsi in un gesto come quello della donazione degli organi”.
