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SULMONA – L’emergenza pandemica terminerà molto probabilmente a fine mese ma non si ferma la corsa del Covid dentro l’ambiente scolastico, anche se con un ritmo piuttosto contenuto rispetto al primo mese dell’anno quando il sistema è stato letteralmente massacrato. Un nuovo provvedimento di quarantena si è reso necessario per una sezione della scuola dell’infanzia di Castel Di Sangro. I piccoli studenti seguiranno ora le lezioni in dad, visto il grado di istruzione scolastica, in linea con le vigenti disposizioni in materia. Si tratta del quarto provvedimento diramato dall’ufficio igiene e prevenzione Asl nell’arco dell’ultima settimana. Ieri era stata attivata la quarantena selettiva per una classe della scuola media di Raiano e lo scorso lunedì in isolamento sono finite altre due sezioni dell’infanzia, una a Sulmona e l’altra a Pratola. Il Covid tiene tutti con il fiato sospeso. Fino alla fine. Non sembra scomparire del tutto né a scuola né nelle strutture sensibili del territorio che restano monitorare per via degli ultimi fronti di contagio. Dal carcere all’ospedale passando per le case di riposo dove si sta cominciando a respirare. In totale sono 35 i nuovi casi messi a referto in giornata, spalmati su tutto il territorio peligno-sangrino: Sulmona 12, Castel di Sangro 6, Ateleta 4, Pratola Peligna 3, Raiano 2, Gagliano Aterno 2, Roccaraso 1, Roccacasale 1, Pescocostanzo 1, Pacentro 1, Introdacqua 1, Alfedena 1. Tra i positivi anche un’estetista che opera sul territorio. Sulmona resta epicentro del virus mentre un nuovo fronte si ipotizza a Castel Di Sangro. Complessivamente sono 1081 gli attuali positivi e sorvegliati sul territorio di cui 337 residenti a Sulmona, 129 a Pratola Peligna e 105 a Castel Di Sangro. Solo per citare alcuni centri. I numeri totali della pandemia si stanno man mano abbassando. Peraltro le nuove guarigioni, ben 67 a referto nelle ultime 24 ore, superano i contagi. Un bel segnale per il superamento graduale dell’emergenza. Scendono anche i ricoveri che passano da 18 a 14, purtroppo per via anche di qualche decesso finito nel bollettino degli ultimi giorni. E’ l’altra faccia dell’emergenza che continua a incupire nonostante l’auspicato e ormai prossimo rientro all’ordinarietà. (a.d’.a.)

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