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SULMONA – Torna in cella il 30 enne sulmonese, L.B, già noto alle forze dell’ordine, tratto in arresto nei giorni scorsi dopo la violenza e resistenza a pubblico ufficiale e la guida in stato di ebbrezza. Nel pomeriggio di oggi gli operatori di Polizia del Commissariato Ps di Sulmona gli hanno notificato l’ordinanza del Tribunale di sorveglianza dell’Aquila che ha sospeso l’affidamento in prova. Ne consegue che il giovane, tradotto temporaneamente presso la cella di sicurezza del Commissariato, tornerà dietro le sbarre almeno per un mese. Il Tribunale di sorveglianza fisserà infatti l’udienza di merito. Il legale del 30 enne, Stefano Michelangelo, si è attivato per chiedere il ricovero presso una comunità al fine di ottenere un nuovo beneficio alternativo alla detenzione in carcere. Il 30 enne deve scontare una serie di reati commessi fino al 2016. Dalla resistenza a pubbico ufficiale alla falsa testimonianza fino ad arrivare allo spaccio di sostanze stupefacenti e alla violazione della misura di sorveglianza. Il Tribunale aveva ordinato l’affidamento in prova. La sospensione è scattata dopo l’episodio dell’altro giorno. Il 30 enne era stato fermato per un controllo dai Carabinieri dopo la guida in zig zag per le strade cittadine. Dopo l’accertamento dello stato di ebbrezza e il ritiro della patente, il giovane aveva opposto resistenza ai militari operanti finendo di nuovo agli arresti domiciliari. Da qui la decisione del Tribunale di sorveglianza della sospensione dell’affidamento in prova. La traduzione in carcere è in atto. Si sta cercando la disponibilità di un istituto che abbia una cella disponibile.

Andrea D’Aurelio

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