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“I soldi promessi dal governo regionale non arrivano: il grido di aiuto dei bed and breakfast e dell’ospitalità extra-alberghiera abruzzesi è assordante”. A denunciarlo è il consigliere regionale Marianna Scoccia, rilevando le gravi criticità che stanno vivendo i gestori dell’ospitalità extra alberghiera in Abruzzo. “Con mesi di chiusura alle spalle e senza aiuti economici tesi a compensare le ingenti perdite e con la concreta prospettiva di cessare l’attività, oltre a quella di contrarre debiti non sanabili, i gestori dei b&b e delle strutture assimilate attendono i soldi promessi dal governo regionale mesi e mesi fa ma ancora nulla è arrivato a sostegno di questi settori dell’economia abruzzese – protesta Scoccia – basta con promesse non mantenute e slogan elettorali. Il perdurare della pandemia e le misure di restrizione sociale e sanitaria adottate da governo e Regioni per arginare il contagio ovviamente hanno pesato anche sul comparto dell’ospitalità. Bed and breakfast, intese come parti dell’appartamento familiare dedicate in esclusiva agli ospiti, affittacamere, case vacanza combattono spesso con l’annullamento delle prenotazioni, con debiti da onorare e pesa, inoltre, il loro status: non essere inserite tra le aziende, ma considerate attività di integrazione del reddito familiare”.”Si sta parlando di un segmento dell’accoglienza che è stato quasi del tutto escluso da aiuti e sostegni per la pandemia che ha portato via prenotazioni, clienti, flusso di cassa per la gestione ordinaria. Sono accanto all’intero comparto affinché il governo regionale appronti e renda fruibili le risorse promesse e mi farò portatrice, in consiglio regionale, di ogni azione necessaria affinché la giunta Marsilio tenga fede a ciò che ha dichiarato e promesso con la legge regionale Cura Abruzzo 2, risalente ormai a più di un anno fa” conclude Il consigliere regionale.

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