
Il ragazzo al primo banco con gli occhi azzurri, sempre sorridente con la sua schiettezza ironica e sempre pronto a sorprendere con la sua voglia di scoprire la storia, la materia che amava di più. Il ritratto di Gianni Di Vito, il 17enne di Bugnara morto tragicamente sabato scorso sotto ad un treno, è venuto fuori nel corso del rito funebre, officiato nel pomeriggio nella chiesa della Madonna del Rosario di Bugnara. Tantissima gente ha dato l’ultimo saluto a Gianni. Sulla bara bianca ci sono fiori e ricordi. A fare da cornice i suoi compagni di classe che, al termine della funzione officiata da don Lorenzo Conti, hanno ricordato l’amico Gianni che a scuola andava bene e che, poco prima della tragedia, aveva fatto un’escursione in montagna e un tuffo in piscina. “Questi tre anni di Liceo insieme a te non sarebbero stati gli stessi se tu non fossi stato insieme a noi. Dovevi tagliare il traguardo del diploma insieme a noi e se avevi delle difficoltà che non siamo stati in grado di percepire, tu ce le dovevi dire. Ti avremmo aiutato e lo sai. Speriamo ancora di vivere un terribile incubo dal quale svegliarci per averti ancora tra i nostri banchi. Quel banco resterà vuoto, per te e per dirti ogni tanto silenziosamente che ti vogliamo bene”- ha esordito un liceale della classe terza dell’indirizzo economico sociale del Liceo Vico. Una morte che appare inspiegabile tanto che la procura della repubblica di Sulmona indaga per istigazione al suicidio. La tragedia risale a sabato scorso quando il 17enne, sui binari della Roma-Sulmona, nella stazione di Bugnara, si era lanciato dal muretto sui binari mentre transitava il convoglio che lo ha travolto in pieno. Dopo mezz’ora di agonia, nel corso della quale Gianni aveva risposto ai soccorritori, il suo cuore si era fermato. Vicino ai binari i carabinieri della compagnia di Sulmona, che si stanno occupando del caso, hanno trovato le cuffie per auroricolari e nelle ultime ore hanno acquisito le tre telecamere interne del treno, due laterali e una centrale, per ricostruire nel dettaglio le fasi della tragedia. Se persone o circostanze hanno indotto Gianni a compiere l’estremo gesto si saprà tra un paio di mesi, al termine dell’analisi del telefono cellulare e dei dispositivi informatici, sequestrati dalla procura. Bugnara è in lutto tanto che, a pochi metri dalla chiesa, sono stati issati due striscioni. “Gianni sei sempre con noi”. Il volo dei palloncini bianchi e l’applauso dei numerosi presenti hanno posto fine alla giornata nera mentre il dolore a farsi spazio nelle menti e nei cuori