
Il Basket Centro Abruzzo termina la stagione al terzo posto. Federico Pettinelli afferma:” Non pensiamo al risultato”.
Di Matteo Bianchi
Finale shock per il Basket Centro Abruzzo di Sulmona che, martedì 20 maggio, in virtù dell’ultima partita di campionato (4° di ritorno), ha dovuto inaspettatamente subire una rinuncia preventiva da parte degli oramai neocampioni regionali del Nereto. Tale decisione di non presentarsi il giorno dell’incontro, nonostante sia stata comunicata regolarmente dalla società in questione, costringerà quest’ultima a sottostare ad alcune direttive imposte dalla Federazione Italiana Pallacanestro (FIP), tra le quali:
• Sconfitta a tavolino per 20-0, data la totale assenza di una squadra in campo;
• Eventuale -1 punto in classifica che, in questo caso, non toglierebbe, per distacco comunque superiore, il titolo conquistato con merito;
• Ammenda economica, stabilita dalla Federazione tramite le DOA (Disposizioni Organizzative Annuali), documenti redatti e pubblicati ogni anno da tale ente.
Tralasciando questo piccolo inconveniente, i ragazzi di De Angelis-Raidasono riusciti ad archiviare, così come gli infermabili rivali del Nova Campli, reduci da un ultimo roboante successo contro il Magic Chieti, un rinomato terzo posto in classifica a quota 18 punti. È stata un’annata importante, caratterizzata inizialmente dal gran successo della prima fase e poi da una seconda, soprattutto nel girone di ritorno, più sofferta e meno incisiva (solamente 8 punti conquistati su un totale di 16). Ci si augura che, con maggiore costanza e lucidità, il prossimo anno sarà quello giusto per riportare questo significativo titolo alla corte di Sulmona e fare del basket sulmoneseU19 il fiore all’occhiello dell’intera vallata. A proposito della stagione appena conclusasi, abbiamo rilasciato, durante l’ultimo allenamento al Palasport, una breve intervista all’ala della squadra Federico Pettinelli. Ve la riportiamo integralmente di seguito:
Termina qui un’altra lunga e difficile annata. Una prima fase ben giocata e terminata con il successo, poi una seconda più complicata e sofferta, in cui sono arrivati pochi risultati utili consecutivi. Un bilancio comunque positivo, che non va a sminuire il grande lavoro svolto. Cosa ne pensi? Cosa non ha funzionato?
“Vero, è stata una seconda parte di stagione un po’ complicata. Abbiamo avuto alcuni infortuni ed assenze importanti, come quella di Filiberto Di Mattia. È stata combattuta fino all’ultimo e siamo soddisfatti comunque della squadra; non pensiamo al risultato, ma vediamo principalmente il modo in cui si è formato il nostro gruppo e restiamo amici dentro e fuori dal campo.”
Secondo te, quali sono i punti deboli da migliorare? Dove bisogna fare maggiormente leva?
“Sicuramente sul concetto di gioco, perché il basket è molto di più di quello che si pensa e, soprattutto, sul carattere. Dobbiamo mettere molta più intensità, voglia di giocare e di crescere. Atleticamente siamo tutti bravi, è la testa che ogni tanto ci frena.”
Ci sono punti di forza da cui ripartire? Ad esempio, il pubblico o l’intesa tra voi rientrano tra questi?
“Come ho già detto, siamo una squadra sia dentro che fuori dal campo, siamo uniti e completi al 100% e forti sia tecnicamente sia mentalmente. Abbiamo un buon allenatore, pertanto possiamo ripartire bene dalla prossima stagione.”
Infatti, quanto vi ha spronati il mister De Angelis in questa seconda fase?
“Tanto. È stato il nostro supporter numero 1 e ci credeva più di noi stessi, infatti lo ringrazio per avermi accolto anche quest’anno. Spero che nella prossima stagione si possa ritornare un bel gruppo come quest’anno.”
Avete terminato il campionato al terzo posto comunque a testa alta. C’è una speranza nel vedervi rialzare questo importante titolo, che sarebbe anche meritato se guardiamo i passi in avanti fatti fino ad ora?
“Sia la voglia che la speranza ci sono sicuramente. Vedremo solo come andrà in futuro riguardo a chi se ne andrà e a chi rimarrà.”
Porgiamo dalla redazione i nostri più sentiti complimenti alla società e auguriamo buona fortuna per il futuro.