
“Una parata di volti noti, ma completamente disancorata dalla realtà locale”. Così Salvatore Di Cesare, candidato al Consiglio Comunale per il Partito Democratico, commenta le recenti visite a Sulmona di esponenti di primo piano del centrodestra, tra cui Arianna Meloni, Matteo Salvini, Mara Carfagna, Antonio Tajani e altri. Una mobilitazione definita “una sfilata in piena regola” che, secondo Di Cesare, non ha nulla a che vedere con le reali esigenze dei cittadini.
“Il centrodestra – accusa Di Cesare – è talmente privo di idee e contenuti da dover ricorrere ai rinforzi da Roma. Ma Sulmona non ha bisogno di riflettori né di selfie in piazza: ha bisogno di risposte serie e concrete su problemi che da troppo tempo restano irrisolti”.
Il comunicato punta il dito contro il silenzio della destra su temi fondamentali per il territorio: la gestione di enti come COGESA, SACA e il Consorzio di Bonifica, la crisi della sanità pubblica, la fuga dei giovani, l’aumento dello spaccio di droga e la mancanza di sostegno a categorie fragili come anziani, disoccupati e disabili.
“La tanto celebrata ‘filiera istituzionale’ – continua Di Cesare – si è rivelata un bluff, incapace di portare risultati concreti. Emblematico il caso del Tribunale di Sulmona, dove il Ministro Nordio ha respinto ogni tentativo del candidato sindaco del centrodestra Luca Tirabassi, delegittimandolo di fatto anche come Presidente dell’Ordine degli Avvocati. Per rispetto della città e della toga che indossa, dovrebbe fare un passo indietro”.
Di Cesare rivendica invece il lavoro del centrosinistra e del candidato sindaco Angelo Figorilli, “gli unici a parlare con coerenza, competenza e visione”, ponendo al centro un programma partecipato, nato dal confronto con i cittadini.