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SULMONA – La riunione della commissione elettorale centrale è convocata per questa mattina per la verifica e il conteggio di tutte le schede e per ammettere alla fase del ballottaggio, i candidati sindaco che hanno ottenuto più voti nel primo turno, ovvero Gianfranco Di Piero e Andrea Gerosolimo. Ma dopo la maratona elettorale del canale diciotto e il tuor de force a Palazzo per conoscere tutte le preferenze dei consiglieri, è il momento di riordinare le idee e rimettere la palla al centro. Perché, come in tanti ripetono, il secondo turno delle elezioni amministrative è un’altra partita. Certo è che, fermo restando la metafora, si va negli spogliatoi con un determinato risultato portato a casa. La vera sorpresa non è tanto la forbice che divide i due candidati, di circa 700 voti (5308-4598) ma che a chiudere in vantaggio questo “primo tempo” delle elezioni sia stato il candidato di Liberamente Sulmona, Gianfranco Di Piero. Questo è il primo dato da rilevare. La scelta del candidato. Di Piero, come del resto Vittorio Masci del centrodestra, si è piazzato al di sopra delle sue liste, dimostrandosi una buona punta dell’iceberg per il centrosinistra allargato. L’altro aspetto riguarda la direzione del voto disgiunto, indiscusso protagonista di questa tornata elettorale, che si sarebbe mosso dai civici verso i partiti, almeno nella maggior parte dei casi. Questo spiegherebbe il perché la coalizione civica di Sulmona Protagonista è risultata la più votata, scelta e premiata dagli elettori, a differenza del suo candidato sindaco che si è piazzato al di sotto delle liste. Lo stesso può dirsi per Vittorio Masci. Una specifica riflessione va aperta sul voto disgiunto che, nell’urna, ha legato in qualche modo Di Piero con la coalizione gerosolimiana. Potrebbe trattarsi di preferenze che hanno a che fare con il passato di Di Piero e che, nel secondo turno, potrebbero spostare equilibri. Terzo dato inconfutabile riguarda il ritorno dei partiti sulla scena politica. Un voto trasversale da destra a sinistra. La lista più votata in assoluto è il Pd con 1354 preferenze incassate, la stessa che ha fatto da traino al centrosinistra allargato. Nel centrodestra ha dominato la Lega con 966 voti. I simboli hanno tirato e questo elemento non si può trascurare. Da oggi, nella sostanza più che nella forma, inizia il secondo atto della tornata elettorale per arrivare ai prossimi 17 e 18 ottobre quando i sulmonesi saranno chiamati a scegliere il loro sindaco. Sulla scheda compariranno solo due nomi: Gianfranco Di Piero e Andrea Gerosolimo. Niente più simboli delle liste e riquadri per i consiglieri. Per eventuali apparentamenti c’è tempo fino a domenica. Il voto cittadino è osservato con particolare attenzione dal sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, esponente di Fratelli d’Italia. “In riferimento al risultato di Sulmona nei prossimi giorni effettueremo gli opportuni approfondimenti”- ha dichiarato Biondi in una nota. Chissà che gli approfondimenti di cui si parla non apriranno nuovi scenari.

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