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SULMONA – Aveva sferrato un pugno al poliziotto-commerciante e poi si era dato alla fuga. Con l’accusa di lesioni gravi, un 30 enne di Sulmona F.C., è stato arrestato e ristretto agli arresti domiciliari in attesa dell’interrogatorio di garanzia che si terrà, molto probabilmente, la prossima settimana. I fatti risalgono allo scorso 15 dicembre. Tutto è cominciato quando un bimbo di 11 anni, figlio del 30 enne arrestato, è stato avvistato dal commerciante mentre faceva scoppiare un petardo nella fioriera collocata di fronte la sua attività commerciale. Fin qua tutto bene o quasi. L’esercente si avvicina al bambino per far notare che quel gesto non andava fatto. Poi si intrattiene a parlare con lui e il padre, da dietro, lo avrebbe aggredito, sferrando un violento pugno prima di darsi alla fuga. Il minore è stato quindi preso in custodia all’interno dell’esercizio commerciale prima dell’arrivo della madre che lo ha riaccompagnato a casa. Il 30 enne inizialmente si era giustificato sostenendo che “il commerciante avrebbe preso una rincorsa verso il figlio come se volesse alzare le mani, poi fatto sedere per terra e sequestrato nell’attività”. Nulla di tutto questo per la vittima che aveva fatto notare a Onda Tg che sul posto c’erano almeno una decina di persone che avevano visto la scena. Il bimbo lo avrebbe invitato anche a fare a botte ma quando si è avvicinato per rimproverarlo il padre lo ha colpito alle spalle per poi darsi alla fuga. Il commerciante-poliziotto ha rimediato quaranta giorni di prognosi, quanto basta per far scattare una denuncia d’ufficio. E’ stato poi sottoposto a un intervento al reparto maxillo-facciale dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Per lui non è stato proprio un ottimo Natale. Le indagini che sono scattate a seguito dell’intervento della Squadra Volante della Polizia hanno permesso al Sostituto Procuratore della Repubblica, Stefano Iafolla, di chiedere e ottenere dal giudice Billi la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Andrea D’Aurelio

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