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SULMONA – Riapre la Chiesa dell’Abbazia Celestiana di Sulmona. Sabato 14 aprile è in programma il taglio del nastro, proprio in coincidenza dell’ultima giornata del Certamen Ovidianum Sulmonense, come è stato spiegato stamane in conferenza stampa dallo storico Fabio Maiorano dopo l’incontro che con la Soprintendente. La chiesa settecentesca è caratterizzata dall’interessante facciata di gusto borrominiano che richiama il San Carlo alle QuattChiesa di Santo Spiritoro Fontane di Roma. L’interno, luminoso e semplice, è a croce greca con cupola all’incrocio dei bracci che imposta su colonne di ordine corinzio. Il fronte realizzato dalla felice combinazione della pietra calcarea di tipo compatto e di tipo breccioso viene attribuito al pescolano Donato Di Rocco. All’interno sono presenti due altari, sulla destra quello dedicato a San Benedetto e sulla sinistra quello dedicato a San Pietro Celestino, entrambi ornati da bellissimi marmi policromi. Nell’abside è posizionato l’imponente coro a due ordini di stalli, in noce e preziosamente intagliati. Nella controfacciata della chiesa è posizionata la monumentale cantoria d’organo sostenuta da quattro pilastri, intagliata e scolpita da Giovan Battista del Frate. I dipinti che la ornano forniscono interessanti notizie per la ricostruzione delle vicende storiche dell’Abbazia, uno in particolare ne propone una visione d’insieme. La cupola mostra la particolarità di non poggiare sul tamburo ma direttamente su quattro pennacchi. Al suo interno, in otto ovali, troviamo pitture monocrome con le immagini degli Abati che si sono succeduti nel corso dei secoli, in uno dei quali è visibile la figura di Celestino V. Il gioiello torna a disposizione della città.

Andrea D’Aurelio

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