
SULMONA. Dopo lo spumante stappato e la staffetta nei bar, quelli in centro e in periferia, arriva il famoso giorno dopo per la neonata amministrazione comunale, chiamata alla prova dei fatti sugli impegni assunti durante la campagna. Governabilità è la parola chiave che il neo sindaco eletto, Luca Tirabassi, ripete a tamburo battente, consapevole della necessità di garantire una stabilità amministrativa alla città che, negli ultimi 25 anni, è stata sempre commissariata eccetto due volte, durante la prima sindacatura di Bruno Di Masci e durante quella di Annamaria Casini. Da dove partire Tirabassi lo ha spiegato durante la MaraTora elettore di Onda Tv e del Germe, molto apprezzata e seguita perché unire le forze è sempre meglio che disperderle. Ieri per il sindaco eletto il primo giro di perlustrazioni negli uffici comunali e oggi, alle 12, è in programma la proclamazione da parte della commissione elettorale. Un atto formale ma necessario per dare il via all’era Tirabassi. L’insediamento, come previsto dalla legge, avverrà entro venti giorni mentre, già dopo la festa della Repubblica, il sindaco nominerà gli assessori, tenendo conto delle indicazioni che arriveranno dalle segreterie di partito. E’ un passaggio chiave, quello di Tirabassi, venuto fuori sempre durante la diretta dello spoglio elettorale da Palazzo San Francesco. In base ai risultati elettorali, è facile immaginare che in giunta ci sarà spazio per i meloniani con due assessori, visto che Fratelli d’Italia è il primo partito.Un assessore lo esprimeranno anche Noi Moderati e Sulmona al Centro che, insieme, fanno quasi la maggioranza della maggioranza, ovvero la metà dei seggi in consiglio. Si fa spazio l’ipotesi di Angelo D’Agostino e Luigi Santilli. Un assessorato toccherà anche a Forza Italia (forse Luisa Taglieri che potrebbe lasciare lo scranno a Federica La Porta, prima dei non eletti) mentre la presidenza del consiglio potrebbe andare a Noi Moderati che ha espresso la consigliera (Rossella Piccoli) e il consigliere più votati in assoluto (Franco Di Rocco, in pole ). Anche se resta in quota anche l’ipotesi di Rosella D’Angelo. Nella diretta a “due microfoni”, Tirabassi illustra le priorità.
«L’ho detto fin dal primo momento: da sulmonese, conoscendo la precarietà politica che ha segnato la città in questi anni, ho chiesto ai cittadini un mandato chiaro e diretto per il futuro sindaco. Speravo di essere io quella figura. Sulmona necessitava di un sindaco eletto già al primo turno, per cominciare subito a lavorare con il piede giusto e riportare la città a una condizione di normalità amministrativa, che duri per tutti e cinque gli anni del mandato.»
Si era molto parlato del tentativo di impedire una vittoria netta al primo turno.
«È vero, si è tifato molto affinché non ci fosse una vittoria immediata. Noi eravamo fiduciosi, ma io personalmente sono sempre rimasto cauto. Credo che il risultato sia andato anche oltre le più rosee aspettative. Siamo soddisfatti. Penso che questo esito possa davvero rappresentare un punto importante da cui partire per governare con autorevolezza.»
Ha già fatto promesse alle forze della coalizione che l’hanno sostenuta?
«No, non ho promesso nulla a nessuno. Da convinto democratico, credo che vadano rispettati sia gli elettori che l’equilibrio tra le forze politiche. Nei prossimi giorni avrò degli incontri con i rappresentanti della mia coalizione. Mi riserverò di raccogliere le indicazioni che mi verranno proposte dalle liste e dalle segreterie dei partiti, valutando anche in base al peso numerico che ciascuno ha ottenuto alle urne.»
Catia Puglielli inizialmente era con voi. Che rapporto c’è oggi?
«Le avevo chiesto fin dal primo momento di restare nella nostra coalizione. Condivideva la scelta di me come sindaco, ma poi ha deciso di prendere un’altra strada. Se fosse rimasta con noi, avrebbe avuto senz’altro più possibilità.»
Quando presenterà la giunta?
«Mi presenterò con la squadra entro dieci giorni, dopo la Festa della Repubblica. Al momento stiamo definendo i nomi. La composizione deve essere ben ponderata.»
Quali saranno le priorità nei primi giorni di amministrazione?
«Intendiamo attuare subito quanto previsto nel nostro programma. La prima cosa da affrontare è il degrado di alcune parti della città, in particolare il verde pubblico. Vogliamo poi costituire due nuovi assessorati: uno alla Famiglia e uno alla Fragilità. In più, puntiamo ad avviare entro l’estate delle procedure per rilanciare il centro storico. Questo per noi è fondamentale.»