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SULMONA –  Già ieri mattina tutte le udienze in programma sono saltate. Il giudice Marco Billi sarà applicato per quattro giorni a settimana, per un periodo di tempo di sei mesi, al Tribunale dell’Aquila e un solo giorno al Tribunale di Sulmona, dove, tra l’altro, è stato chiamato a svolgere anche le funzioni di presidente vicario, dopo la cessazione dell’incarico del presidente Giorgio Di Benedetto.  Il rischio incombente di una paralisi delle attività giudiziarie nelle aule del palazzo di piazza Capograssi ha provocato la reazione immediata dell’Ordine degli avvocati, ma anche della Procura. In un solo giorno infatti, oltre all’attività giudiziaria, sentenze, ordinanze e via dicendo, il giudice Billi dovrà curare anche compiti dirigenziali-amministrativi che richiedono una presenza pressoché costante ed un impegno ancora più gravoso tant’è che insorge l’Ordine degli avvocati.  “Considerata la evidente inopportunità e irragionevolezza di una statuizione, in forza della quale il presidente vicario del tribunale di Sulmona dovrebbe dedicarsi allo svolgimento delle funzioni dirigenziali nel solo tempo residuo – scrive il Presidente, Luca Tirabassi – ed oggettivamente insufficiente di 4 giorni al mese, con prevedibili e inevitabili ripercussioni negative sulla organizzazione dell’Ufficio giudiziario e sul corretto funzionamento dell’attività giudiziaria, con pregiudizi per l’utenza e per la classe forense, chiedo l’immediata revoca del provvedimento di coassegnazione del giudice Marco Billi, affinché lo stesso sia posto in grado, quanto prima, di poter assolvere alle funzioni di presidente vicario del tribunale di Sulmona, nell’unico modo in cui le stesse funzioni possono essere svolte, vale a dire, attraverso una costante e non solo sporadica presenza nell’Uffico giudiziario”.

Andrea D’Aurelio

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