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SULMONA – “Il lavoro è tutto”. Poche parole ma efficaci. Non poteva essere altrimenti per un uomo che non ama stare al centro dell’attenzione e dare all’occhio. Ma oggi per i suoi 90 anni non è voluto mancare proprio nessuno. Il maestro e artigiano, Enzo Mosca, spegne 90 candeline in quella che è diventata la sua seconda casa: il Borgo Pacentrano. Una festa a sorpresa perché lui non ama celebrazioni e convenevoli. Era nella sua bottega di via Probo Mariano alle 18 di oggi quando è stato portato nella sede di rappresentanza del Borgo. Lì è scattata la sorpresa. Parenti e amici lo hanno festeggiato ma lui non si è scomposto. Ha conservato la sua riservatezza, il suo essere umile e mite. “Io non saprei cosa consigliare ai giovani di oggi perché ognuno sa il suo. Posso dire quello che ho fatto io. Ho sempre lavorato dalla mattina alla sera”- ha esordito il festeggiato Mosca. Come a dire che lavoro e sacrificio vanno sempre insieme. L’unica cosa che conta per ottenere le soddisfazioni e l’affetto della gente. Va da sé che il 90 enne, ma nell’animo ancora giovanotto, è un esempio da additare ai più giovani. “E’ un autodidatta e ha vissuto la sua vita nell’apice del lavoro e del sacrificio”- conferma il cugino Alfonso Mosca mentre il direttivo del Borgo Pacentrano ha donato al maestro Mosca una targa in segno di riconoscenza. “Lui appartiene a tutti e per noi è come un padre”- ha concluso Giancarlo Ceparano a nome del Borgo Pacentrano. Al maestro Mosca vanno i nostri migliori auguri. Salute e serenità almeno per altri diciotto anni.

Andrea D’Aurelio

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