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SULMONA – La proposta di un ingresso in maggioranza del Pd attende solo l’imprimatur del direttivo del partito che si è riunito senza il Segretario Provinciale, Francesco Piacente, che all’ultimo minuto ha declinato l’invito, sembrerebbe per ragioni di salute. Ma quello che è trapelato in queste ore, anche e soprattutto da questa testata, sembra prendere piede. Il “miracolo” di una giunta tecnica sulla carta, ma che fa riferimento a una nuova maggioranza in Consiglio, si sta compiendo. Il Pd è pronto ad entrare. E nessuno resta a bocca aperta perchè tutto sarebbe stato studiato a tavolino e concordato anche nel corso di una cena in tempi non sospetti. L’ingresso del partito nella Giunta Casini prevede l’azzeramento totale della Giunta, fatta eccezione dell’attuale assessore comunale al bilancio, Stefano Mariani, che conserverebbe la delega per non interrompere la continuità e il filo diretto con gli uffici comunali preposti, impegnati nella predisposizione del documento contabile. E’ un passaggio che complica e non poco le trattive visto che tra coloro che dovrebbero abbandonare l’esecutivo ci sarebbe anche il vice sindaco, Nicola Angelucci, nonostante l’accelerata sul fronte dell’edilizia scolastica. Ma per la Casini non si sarebbero altre scelte. O la finestra o la minestra come si suol dire. Come pure il Pd avrebbe chiesto al sindaco di dichiarare pubblicamente, al prossimo Consiglio Comunale, di non aver più i numeri per amministrare e quindi di aver fallito il progetto di governo originario. Un altro passo arduo perché implica una forte assunzione di responsabilità davanti la città. Nell’accordo si configurerebbe anche un possibile ingresso del Pd nelle partecipate con un eventuale allargamento dei vari Cda. Sui nomi degli assessori da nominare al momento si tengono le bocche cucite anche perché c’è bisogno comunque di un passaggio in Consiglio. Quello che è certo che non si può parlare di giunta di salute pubblica visto che la consigliera Roberta Salvati ha formalizzato questa mattina il passaggio ai non iscritti e quindi l’appoggio alla nuova maggioranza arriverebbe solo da Pd e dai sei consiglieri gerosolimiani che ieri hanno chiesto le dimissioni alla Presidente del Consiglio, Katia Di Marzio, dopo il passaggio all’opposizione del capogruppo di Avanti Sulmona, Fabio Pingue. Da Sbic arriva un’apertura alla vera giunta di salute pubblica e non all’ipotesi che prende piede nelle ultime ore. Secondo il movimento “un governo di salute pubblica, presume un coinvolgimento vero e concreto di tutte le forze politiche e sociali della città, comprese quelle “extraparlamentari”, ovvero la Lega e il Movimento 5 Stelle, giusto per citare le più strutturate, oltre ovviamente a tutti i gruppi e movimenti politici rappresentati oggi in consiglio comunale”. Diversamente Sbic chiede al sindaco di riconsegnare la fascia. Ma questa volta senza ripensarci. Insomma sono ore decisive per chiudere la partita. In tutti i sensi. O la Giunta viene azzerata e si ricomincia con un accordo amministrativo su pochi punti. Oppure tutti a casa. Ipotesi che ora sembra più lontana.

Andrea D’Aurelio

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