SULMONA- “Gli alunni sono tornati in classe e per il terzo anno consecutivo niente di nuovo sulle strutture scolastiche.
Una amministrazione che non solo non ha prodotto nulla ma, cosa ben più grave, ha affossato ciò che era stato cantierizzato”. Ci va giù duro il consigliere comunale meloniano, Salvatore Zavarella, sulla situazione in atto nelle scuole cittadine. Un lungo e triste elenco quello che fornisce Zavarella: plesso unico Via XXV Aprile, per il quale l’ex assessore comunale aveva ereditato 5 milioni e aveva portato in giunta il progetto esecutivo; la primaria Lola Di Stefano, lavori appaltati 3 anni fa ma non ancora partiti, la primaria Lombardo Radice, per la quale è in atto il contenzioso con la ditta senza previsioni di risoluzione, la scuola materna di Bagnaturo, con fondi incassato da Zavarella e un progetto nel cassetto, ma dei lavori nemmeno l’ombra. Zavarella attacca il Comune anche sulla paradossale storia della primaria Masciangioli che non è stata completata e al primo piano entreranno gli uffici comunali. “Nel frattempo gli uffici comunali restano intrappolati in una struttura da rendere sicura. I studenti della masciangioli intrappolati nell’edificio Capograssi con ovvie conseguenze. Gli alunni della Lombardo Radice intrappolati nelle strutture “ex cescot”. Gli Alunni delle Serafini utilizzano la palestra della Lola di Stefano. Tutto questo con progetti esecutivi e soldi nei cassetti”- tuona Zavarella che chiude toccando il tema della refezione scolastica. “Siamo a fine settembre e non sono riusciti ancora dare garanzie sull’avvio del servizio. È incredibile”- conclude il consigliere meloniano