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SULMONA – Un punto di incontro tra i servizi territoriali e i servizi ospedalieri nonché tra il cittadino e il sistema sanitario. Nasce con questo spirito, al tempo del Coronavirus, il Tribunale della sanità, ovvero una task force operativa formata da volontari e figure professionali per la gestione dell’emergenza Covid-19. Un filo diretto con la storia che tramite il racconto di manzoniana memoria ( Promessi Sposi) riporta a quel Tribunale della Sanità, un’istituzione che con il dilagare dell’epidemia della peste nel 1630 si prodigò per ottenere cooperazione ed attenzione contro la minaccia incombente di una epidemia. Corsi e ricorsi storici. Un altro Tribunale oggi vuole dare il suo valido contributo per la gestione dell’emergenza. “Si interfaccerà con il territorio tramite Smart video di 5 minuti con i quali verranno fornite informazioni utili alla popolazione e verranno sollevate criticità ed evidenziati problemi dovuti alla gestione del covid 19. Il tribunale della sanità solleciterà e suggerirà soluzioni da consegnare ai tavoli dei lavori come massima espressione di compartecipazione”- spiega Catia Puglielli, testimonial del Tds come delegata alla comunicazione e alle pubbliche relazioni. E la prima proposta concreta arriva di concerto con la Federazione Italiana dei Medici di Famiglia ( Fimmg), ovvero la realizzazione di un ospedale di comunità come struttura di ricovero breve per pazienti che necessitano di interventi sanitari a bassa intensità clinica che svolgono una funzione intermedia tra la cura domiciliare e il ricovero ospedaliero. Un suggerimento che Tribunale della sanità e i medici inquadrano nell’ambito della proposta più complessa, ovvero l’unità di cure primarie, una struttura pubblica deputata all’erogazione di servizi sanitari a livello territoriale con ambulatori di medicina generale con funzione diagnostica, ambulatori medici di continuità assistenziale, ambulatori specialistici, infermieri e personale di studio. L’unità potrà essere in grado di effettuare una prima valutazione del fabbisogno assistenziale del paziente. Per questo la Puglielli e i medici Maurizio Cacchioni, Roberto De Santis e Mariarita De Rosa hanno chiesto a Regione ed Asl di valutare la proposta, di predisporre cioè una rete funzionante tra i servizi ospedalieri, medicina generale e servizi territoriali, facendo notare anche l’urgenza di completare la realizzazione del fascicolo sanitario elettronico attraverso il quale sarà possibile acquisire in rete tutte le informazioni cliniche del paziente, evitando gli accessi nelle strutture sanitarie e ottimizzando i tempi per diagnosi, terapie e cure. Per tutte le segnalazioni, utenti e personale sanitario possono scrivere a tribunaledellasanita@gmail.com. Lasciare che le cose accadono per poi puntare il dito è il “mestiere” dei leoni da tastiera e non solo. Proporre e suggerire per risolvere i problemi è quello che serve, indubbiamente, in questo momento.

Andrea D’Aurelio

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