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SULMONA – “Tra qualche mese capiremo chi sta veramente e sinceramente a lavorare per la nostra città e chi invece si limita ad offendere consiglieri amici sinceri per ingraziarsi chi, secondo loro, potrebbe essere vincente”. Non ci sta il capogruppo del Pd, Antonio Di Rienzo, a digerire le accuse dell’ultimo minuto che arrivano dai tre consiglieri di opposizione (Elisabetta Bianchi, Mauro Tirabassi e Maurizio Balassone) e da Sinistra Italiana, sull’assenza nella commissione congiunta Bilancio e Territorio di ieri che ha portato all’approvazione dei piani complessi. Di Rienzo tiene a precisare che il Pd non è in vendita e che il voto favorevole o contrario, quello che conta, arriverà in Consiglio Comunale. “Nell’ultima commissione di bilancio come consigliere di minoranza era presente solo il prof. Bruno Di Masci. Non mi pare che l’assenza degli altri consiglieri sia stata definita un atteggiamento vergognoso. Ed è sicuramente strumentale e disonesto intellettualmente far credere che i piani complessi si realizzeranno a Sulmona per l’assenza del Pd in Commissione quando tutti sanno che potranno diventare realizzabili solo con voto favorevole del Consiglio comunale”- ribatte Di Rienzo ricordando che domani ci sarà “un consiglio comunale. Spero che possa essere l’occasione per fare chiarezza definitiva se questa amministrazione deve continuare ad esistere o dobbiamo andare tutti a casa. Io ci saro’ e diro’, come sempre, quello che penso”- conclude. Domani in realtà all’esame del Consiglio Comunale si parlerà di variazione al bilancio di previsione, della funzionalità dell’ufficio speciale della ricostruzione, ma anche del tema caldo della bretella ferroviaria e del Cogesa sia con la discussione e la determinazione sugli atti di indirizzo emanati dal Comune di Sulmona ma anche con la domanda di attualità per i bandi di concorso per la formazione di graduatorie e l’assunzione di personale. Fra la resa dei conti in minoranza e la maggioranza ridotta al lumicino, si annuncia una seduta tutt’altro che tranquilla, anche se quasi sicuramente non risulterà decisiva per le sorti dell’era Casini. Perché la politica si fa con gli atti e non con le chiacchiere. Non è con un voto a favore o contrario che le amministrazioni cadono o vanno avanti, fatta eccezioni di alcuni atti. Al momento né dalla maggioranza né l’opposizione sarebbero intenzionati a staccare la spina. Di questo passo il sindaco non solo mangerà il panettone ma anche la colomba. Quello che è certo è che domani sul tavolo ci sono temi bollenti che richiedono, finalmente, una seria discussione. Sarà il black Friday della maggioranza e del Consiglio Comunale.

Andrea D’Aurelio

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