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SULMONA – Dopo l’altalena di misure e presenze dovute all’emergenza pandemica in atto, il turismo torna a registrare numeri importanti in città. Il ponte di Ognissanti è stato la cartina al tornasole della ripresa stabile del comparto che è riuscito a respirare a differenza dello scorso anno di questi tempi. Alberghi e strutture ricettive tutte piene. Si torna a sfiorare il sold out. Un turismo non solo di quantità ma anche di qualità poiché la pandemia ha cambiato il paradigma del turista. Il ritorno alle cifre importanti si è reso possibile, a detta degli operatori del settore, grazie anche alla massiccia presenza dei gruppi turistici. “Non parlerei di sold out 100%. Ma di una buona ripresa del comparto turistico rispetto allo scorso anno in cui eravamo paralizzati totalmente e senza certezze”- rileva Mariadora Santacroce della Dmc Terre D’amore in Abruzzo- “il dato più positivamente rilevante è stato appunto lo spostamento di gruppi organizzati e tanta voglia di riprendere a viaggiare. A metà ottobre sono stata in fiera a Rimini con la Dmc e ho constatato una grande richiesta e interesse del nostro territorio”. Sulla stessa lunghezza d’onda il Presidente del Consorzio Albergatori, Gianluca Casaccia. “In diverse fasi abbiamo toccato il tutto esaurito proprio perché il nostro sistema turistico è di qualità”- aggiunge- “dobbiamo sperare di mantenere questo trend rassicurante. In tal senso chiederò un incontro anche con la nuova amministrazione”. D’altronde , per una città che vuole vivere di turismo, è necessario compiere un ulteriore sforzo culturale. Dalla pianificazione alla messa in rete dei vari attori coinvolti fino alla creazione di un modello di commercio su misura che prevede, ad esempio, l’apertura degli esercizi commerciali soprattutto nei giorni rossi del calendario. Nel fine settimana si è vista qualche saracinesca abbassata fatta eccezione dei negozi caratteristici presi d’assalto. Ma questa è un’altra storia. Andrea D’Aurelio

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