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SULMONA – Pensare subito ad un gemellaggio con l’Australia che nel 2005 intitolò la sezione della Brigata Maiella ad Oscar Fuà. A lanciare l’iniziativa ai nostri microfoni è il fratello Luciano che ci accoglie nella sua abitazione di via Roma e ricorda il “ragazzo” morto per la libertà alla sola età di 17 anni. Lo abbiamo incontrato nell’ambito della settimana dedicata alla memoria. Perchè ricordare è un dovere civico soprattutto la figura di Oscar, ancora poco conosciuta. Eppure la sua storia dovrebbe essere gridata sui tetti e scritta a caratteri cubitali. Oscar Fua’, studente sulmonese di origine ebraiche, fu vittima delle ignominiose leggi razziali e decise di arruolarsi tra i patrioti della Brigata Maiella per contribuire alla liberazione della Nazione dall’oppressione nazista. Combattè strenuamente e sacrificò la sua esistenza in nome della libertà, insieme a tanti giovani valorosi. Cadde nella battaglia di Brisighella. Era il 4 dicembre 1944. “Oggi a 17 anni si è spensierati, si va a scuola e si ha tutta la vita davanti. Lui decise di combattere per la libertà”- ricorda l’emozionato Luciano che si scuote pensando che, dopo 79 anni, dietro l’angolo si allarga un altro scenario di guerra. “Ai giovani dico di coltivare la pace, soprattutto agli studenti. Troppe madre piangeranno i figli. Va recuperato il valore della civiltà. Mio fratello è morto per la libertà. Non solo per noi ma per tutti”- rincara Luciano lanciando l’idea di un gemellaggio con l’Australia. “Conservo ancora l’attestazione dell’avvenuta intitolazione della sezione della Brigata Maiella. Sulmona poteva fare un gemellaggio”- conclude. Volendo può farlo ancora. Se davvero la memoria va coltivata nel quotidiano e non solo nella ricorrenza.

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