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SULMONA – Al via il trasloco per la scuola media Capograssi di Sulmona. Le operazioni sono partite lo scorso mercoledì e lasciano ben sperare sul rispetto dei tempi per l’avvio del nuovo anno scolastico che potrebbe partire il prossimo 24 settembre dopo l’ipotesi di rinvio al vaglio della Regione, visto l’imminente appuntamento elettorale di referendum e amministrative. La scuola di via Dalmazia è la prima a riaprire i battenti dopo i lavori di adeguamento sismico da 2 milioni di euro. Un edificio sicuro e super innovativo che riqualifica anche il tessuto dell’intero quartiere con i cinque murales che sono stati realizzati sulle nuove strutture. Il tempo di chiudere il trasloco che gli alunni della media Capograssi potranno tornare nella loro sede storica e naturale che ospiterà molto probabilmente anche la scuola primaria Masciangioli. L’intento dell’amministrazione comunale è quella di liberare i Musp dell’ex Caserma Cesare Battisti e approfittare dei nuovi spazi della Capograssi per allocare gli alunni dello stesso circolo in una sola struttura. Ma tutto deve essere ancora messo nero su bianco. Nell’ex convento di S. Antonio andrà la scuola media Serafini, dopo la staffetta con le Capograssi, perché la sede di via Volta necessita di lavori che finalmente potranno partire. Tutto resterà com’è alla Lola Di Stefano in attesa dell’apertura del cantiere che non è in programma a breve mentre la scuola primaria Radice si dividerà in due, una parte dell’edificio dell’ex Croce Rossa e l’altra nel confettificio Ovidio con le sei aule da ricavare dopo l’ok arrivato dalla Provincia. Ma i problemi da superare non sono pochi, a cominciare dai lavori per adeguare le aule alle misure anti-Covid che saranno possibili con un finanziamento da circa 90 mila euro ai trasporti per gli studenti con le corse da incrementare e riorganizzare per evitare ammucchiate e assembramenti. Il tasto dolente è proprio questo, se si considera che esistono anche le scuole superiori, come nel caso del De Nino-Morandi delocalizzato a Pratola da quasi sei anni, con la spola degli studenti che continua a bordo di un bus. Anche quella situazione andrà risolta come pure si dovrà sbloccare la situazione del Liceo Classico con la complicata impresa di avviare i lavori entro l’anno. I soldi per adeguare le classi delle superiori alle disposizioni anti Covid, almeno quelli, ci sono: 39.848 euro per il Liceo “Vico”, 43.493 euro per il Liceo artistico Mazara. Inizia la corsa contro il tempo con la paura di tornare in classe dopo un’estate che sta facendo registrare la ripresa di contagi ma anche con il sogno di rivivere quella didattica in presenza che fa crescere uomini e alunni. Ovviamente in tutta sicurezza.

Andrea D’Aurelio

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