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SULMONA – Altre due vittime sul registro Covid nella giornata di ieri, dedicata al ricordo. Si tratta di una 90 enne di Castel Di Sangro, Marisa Colecchi e una 91 enne di Sulmona, Rosaria Tecca, entrambe ricoverate per le conseguenze del contagio da Covid-19 accertato lo scorso 9 marzo. La prima è morta nelle malattie infettive dell’ospedale di Avezzano e l’altra nella medicina Covid del nosocomio San Salvatore dell’Aquila. Le due anziane si vanno ad aggiungere al registro nero del Covid, ovvero all’elenco dei decessi legati al virus. Se ne contano 125 dall’inizio dell’emergenza pandemica in Centro Abruzzo di cui 102 solo in Valle Peligna. Lo scorso anno, nella giornata del 18 marzo, ne erano 66. Il dato dei decessi è quindi raddoppiato, nonostante gli strumenti acquisiti per fronteggiare il contagio e le diagnosi più tempestive. Va rilevato che, nella maggior parte dei casi, si tratta di decessi non causati dal Covid ma legati allo stesso e ad un quadro clinico già compromesso. Il più giovane è Raffaele Paolini, l’ingegnere di Sulmona di 47 anni, morto il 9 febbraio 2021. La più longeva è la “nonna simbolo” di 104 anni, Elvira Vecchiola, deceduta lo scorso 3 marzo. In quel libro nero ci sono giovani e anziani, pazienti oncologici e pazienti sani, nomi e non numeri, persone che comunque non ce l’hanno fatta. Onorare e ricordare le vittime significa saper riorganizzare la sanità, dentro e fuori l’ospedale, cogliendo la “lezione” della pandemia. Perché qualcuno è morto anche in una stanza non a norma o perché trasferito troppo tardi. Mettere in piedi un sistema sanitario pronto ed efficace è il miglior modo per evitare nuove vittime e salvare nuove vite. (a.d’.a.)

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