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SULMONA – Tutti in bici per l’ultimo saluto a Fernando Ranalli, il 70 enne sulmonese morto giovedì scorso dopo lo schianto sullo scooter sulla statale 17. Una nobile e vera iniziativa quella intrapresa dagli amici che hanno scelto di accompagnarlo nella sua ultima tappa. Per Sulmona è il giorno del dolore. I rappresentanti di sodalizi e associazioni si sono messi in sella sulla bici al termine del rito funebre officiato nella Basilica Cattedrale di San Panfilo dal parroco, don Domenico Villani. Un percorso di 2 km circa, dal Duomo fino al cimitero, che ha segnato l’ultima tappa di Ranalli. Nel vero senso della parola. E’ stato un pò come farlo rivivere o tenerlo in vita con quello spirito di determinazione che lo ha sempre contraddistinto. “Pensava prima agli altri e poi a se stesso”- hanno ricordato al termine della celebrazione Mauro Marrone della Federazione Ciclista e Gianvincenzo D’Andrea, Vice Presidente della Fondazione Isal. A fare da sottofondo, come ha spiegato il Presidente del Panathlon Luigi La Civita, è stata la canzone che amava tanto, ovvero la canzone del ciclista” dei Tetes de Bois cantata con Davide Cassani e il giornalista Gianni Mura. La sensazione di vuoto è palpabile ma resta la certezza, per quello che è riuscito a fare e seminare, che Fernando non sarà dimenticato. (a.d’.a.)

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