SULMONA – “Un segno luminoso di fiducia e di speranza in questo tempo in cui proprio gli oratori possono rappresentare una risorsa nella crisi segnata dal covid-19”. Con queste parole pronunciate dal vescovo diocesano,mons. Michele Fusco, è stato restituito alla comunità parrocchiale di S. Agata, l’oratorio della Chiesa di S. Fiippo Neri, rimesso in auge con una serie di interventi. I lavori sono stati finanziati grazie alle numerose iniziative messe in piedi dalla comunità nell’ambito del progetto“Oratorio San Filippo Neriâ€, con il supporto dalla vicina parrocchia di San Francesco della Scarpa e dei contributi dei tanti fedeli che hanno voluto ridare vita ad un luogo prezioso e caro a intere generazioni, ricco di storia e di ricordi.  Le stanze, fresche e moderne, saranno destinate alla socializzazione ed alle attività ludiche dei ragazzi, ai momenti di aggregazione e di convivialità . Non mancherà la preghiera, nello stile del padre e fondatore dell’oratorio San Filippo Neri.  Dall’aspetto completamente rinnovato è il campetto parrocchiale, dove in passato tantissimi ragazzi del quartiere, da piazza Garibaldi al Borgo pacentrano, si sono fatti grandi tra un tiro in porta ed una partita a biliardino, prima di correre a servire la messa. La coloratissima scritta “State buoni se poteteâ€, frase celebre del santo della gioia, “domina sulla parete e sarà il portafortuna di questa esperienza”- assicurano dalla parrocchia. Una nuova sfida-avventura di questi tempi per la comunità guidata dal parroco, don Gilberto Uscuategui. In un tempo in cui vengono meno gli spazi di aggregazione giovanile, la rimessa in auge di un oratorio non può che essere un buon segnale per la crescita delle giovani generazioni. Ogni tanto è bene rinunciare a un post su facebook tornando a misurarsi con altri coetanei in Chiesa e in strada, nel rispetto delle regole del buon vivere comune e in questo tempo anche di quelle anti-Covid.
Andrea D’Aurelio